Da tempo continua ad essere in vendita l'Ippodromo V.S. Breda di Padova, ogni asta giudiziaria al ribasso. Faceva parte di una Fondazione, la Breda, in via di liquidazione, cui apparteneva l'ippodromo, oltre a varie attività di pubblica assistenza.
La Fondazione deve il suo nome a Vincenzo Stefano Breda, che fu Senatore del Regno d'Italia, grande appassionato di cavalli. La Pia Fondazione Breda è stata gestita da persone che non lo hanno onorato, coinvolta come fu nel marzo del 2008 in uno scandalo giudiziario. Nel primo grado del procedimento penale, gli imputati padovani Sergio Scalisi, ex consigliere d'amministrazione della Breda e l'imprenditore Federico Caporello, sono stati condannati rispettivamente a sei anni e sei mesi e a cinque anni e otto mesi di reclusione, mentre il geometra Stefano De Cia e il figlio dell'ex direttore dell'IPAB Liviano Cibin a due anni. Le imputazioni comprendono truffa ai danni dello Stato, corruzione e turbativa d'asta, falso ideologico e materiale.
L'ippodromo si stende su mq 12.397 insistenti su un'area di mq 141.939, ed è "occupato senza titolo". Ovvero anziché rimanere chiuso in attesa di vendita, viene concessa una proroga annuale all'attuale gestione del Gruppo Coppiello perché l'attività dell'ippodromo possa andare avanti, nel mentre che l'impianto è in asta giudiziaria.
Dopo il flop di quelle precedenti, è andata vuota anche l'asta del 26 gennaio ultimo scorso: il prezzo dell'intero complesso (ippodromo più ristorante) è sceso a 4,7 milioni, a fronte degli 8,3 iniziali, ma nessuno si è fatto avanti.
Intanto, prorogata per un'altra stagione la gestione Coppiello per le corse al trotto al Breda di Padova, nelle more della vendita dell'impianto che avrebbe bisogno di essere riqualificato per il benessere dei cavalli, se ci si deve continuare a correre.
In generale, è preoccupante tutta la situazione dell'ippica italiana, con il toto scommesse giù del 81% rispetto al 2020 (dati gaet.it), mentre non decolla la riforma delineata nei mesi scorsi dal sottosegretario Mipaaf con delega all'ippica Giuseppe L'Abbate (M5s), e il pagamento delle spettanze continua a registrare anacronistici ritardi. A farne le spese non solo gli umani che vivono di ippica, ma anche i cavalli impiegati, per il cui fine carriera ancora non ci sono soluzioni strutturali, e la cui carriera può essere funestata da impianti poco a norma per la moderna concezione del benessere equino.
Raccolta scommesse per anno in milioni
2021 | € 0,53 | -81,91% |
2020 | € 2,94 | -17,78% |
2019 | € 3,57 | -15,17% |
2018 | € 4,21 | -12,95% |
2017 | € 4,84 | -17,37% |
2016 | € 5,86 | -9,17% |
2015 | € 6,45 | -0,51% |
2014 | € 6,48 |