La Federazione Equestre Internazionale ha cancellato gli eventi internazionali in 10 paesi del continente europeo, con effetto immediato fino al 28 marzo 2021, a causa della rapida evoluzione di un ceppo molto aggressivo dell’Herpes Virus Equino.
L'EHV-1, Equine Herpes Virus, ossia Rinopolmonite equina, sta avendo un suo focolaio nel mondo del cavallo. L'aggravarsi della situazione ha fatto prendere delle decisioni urgenti alla Federazione Equestre Internazionale (FEI) che ha emanato in questi giorni (1 marzo 2021) un suo comunicato che chiede alle Federazioni sportive del circuito di sospendere gli eventi a seguito di un primo focolaio a Valencia che ha portato al decesso di 4 cavalli.
Come tutti i virus, anche questo può avere i suoi ceppi ed evoluzioni, e questa variante che ha avuto origine a Valencia, Spagna, e ha già colpito almeno altri tre paesi in Europa, sembra essere particolarmente pericolosa per i cavalli non vaccinati. Da qui la sospensione degli eventi voluta dalla FEI. Questa decisione si applica a tutte le discipline Fei, ma al fine di evitare danni a eventi già in corso nella penisola iberica, in Italia e in Belgio,questi potranno continuare a condizione che non sia consentito l’ingresso di nuovi cavalli nelle sedi di gara e che non siano confermati casi positivi di Ehv-1.
Per l’Italia i concorsi raggiunti dal provvedimento si svolgono a San Giovanni in Marignano, (Rimini) e a Gorla Minore (Varese). Gli animali avranno rigorosi protocolli di biosicurezza e prevedono la presenza in loco di delegati veterinari Fei. Ai cavalli sarà consentito di lasciare questi luoghi solo con certificato sanitario ufficiale rilasciato dalle autorità veterinarie locali.
La vaccinazione per l'Ehv-1 non è attualmente obbligatoria in Italia per tutti i proprietari di cavalli, ma lo è per effetto dei regolamenti sportivi per i cavalli agonisti iscritti alle competizioni, che sono quelli più coinvolti in frequenti movimentazioni che li portano a uscire e scendere da van trasporto cavalli e ad entrare e uscire da scuderie provvisorie di appoggio, quelle dove si svolgono le gare. I cavalli agonisti sono dunque più a rischio di quelli che si muovono poco di contrarre la patologia.
Gli attuali focolai coinvolgerebbero Spagna, Francia, Belgio ed Italia e purtroppo avrebbero portato sinora alla morte di più cavalli.
Sulla patologia, la prevenzione e la vaccinazione, a questo link