Napoli, 27 luglio 2020. La vicenda trae origine da fatti reato che riguardavano il maltrattamento di animali, le corse clandestine, il traffico illecito di rifiuti, la gestione illecita di rifiuti, il disastro ambientale, la somministrazione di sostanze vietate, la resistenza a pubblico ufficiale, etc.

Agli imputati vengono sequestrati numerosi cavalli e dopo un iniziale affido oneroso a soggetti qualificati (un allevamento di cavalli campano), i cavalli vengono riaffidati in custodia giudiziaria agli stessi indagati.

Horse Angels non si arrende, continua a seguire la sorte dei poveri equini e, autorizzata dall'Autorità giudiziaria, di concerto con la guardia di Finanza, effettua un sopralluogo con il proprio veterinario di fiducia e verifica che molti di questi cavalli sono spariti.

Ne scaturisce una denuncia querela alle autorità giudiziarie per sottrazione/danneggiamento di "cose" sottoposte a sequestro e un conseguente reinvio a giudizio. Tre le persone coinvolte, che sono state condannate complessivamente a 19 mesi di reclusione e € 8.200,00 di sanzione pecuniaria.

Due i capi di imputazione della condanna:

  • sottrazione di beni sotto sequestro giudiziario
  • sversamento illecito di rifiuti

Il tutto avvenuto in un'area adibita a scuderia di cavalli da corsa costruita abusivamente sui terreni delle ferrovie dello stato nel comprensorio napoletano.

Horse Angels, querelante, difesa dall' Avv. Laura Mascolo del Foro di Napoli, si è costituita come parte lesa al processo per entrambi i capi di imputazione.

Costituiti anche il CEDA, difeso dall'Avv. Andrea Scardamaglio del Foro di Napoli e il Comune di Napoli.

Per Horse Angels e le costituite parti civili la condanna al risarcimento dei danni da determinarsi in sede civile e spese di giudizio.


Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa

Dispositivo dell'art. 334 Codice penale

Chiunque sottrae, sopprime, distrugge, disperde o deteriora una cosa sottoposta a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa e affidata alla sua custodia, al solo scopo di favorire il proprietario di essa, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da cinquantuno euro a cinquecentosedici euro.

Si applicano la reclusione da tre mesi a due anni e la multa da trenta euro a trecentonove euro, se la sottrazione, la soppressione, la distruzione, la dispersione o il deterioramento sono commessi dal proprietario della cosa, affidata alla sua custodia.

La pena è della reclusione da un mese ad un anno e della multa fino a trecentonove euro, se il fatto è commesso dal proprietario della cosa medesima non affidata alla sua custodia.