Lunedì 24 ottobre il Tribunale di Palermo ha espresso le sue condanne e assoluzioni per il rito abbreviato relativo all’operazione “Mani in Pasta”, che nel maggio 2020 aveva inferto un colpo ad alcuni clan palermitani, con circa 68 imputati alla sbarra.
Il blitz della Guardia di Finanza aveva portato anche al sequestro di un ingente patrimonio immobiliare. Tra i reati contestati, oltre a quello di associazione a delinquere di stampo mafioso, erano comparsi traffico di stupefacenti, riciclaggio, estorsione, reati contro la persona nonché contro il patrimonio, trasferimento fraudolento di valori, reimpiego di capitali illeciti ed esercizio abusivo delle attività di gioco e scommesse. Quello che aveva colpito nel mondo dell'ippica, era che, tra i reati contestati, vi fossero le gare truccate in ben 5 ippodromi italiani.
Nella lista degli indagati figuravano anche ippici, proprietari di cavalli e driver. Tra i beni sequestrati vi erano anche 13 cavalli da corsa.
I cavalli da corsa sarebbero stati dopati per vincere le gare e i driver avversari convinti con le minacce a frenare la corsa dei propri equini, in maniera che persone colluse andassero all’incasso delle vincite.
Horse Angels aveva trovato una nuova casa in affidamento a 7 dei cavalli coinvolti nel sequestro in custodia giudiziaria gratuita (SENZA SPESE PER LO STATO) e siamo in attesa delle motivazioni del dispositivo di sentenza, per chiedere l'assegnazione dei cavalli confiscati.
Siamo dunque rimasti freddati dalla notizia che tutti i cavalli sarebbero stati confiscati, ad eccezione di Ungherese Jet, per il quale era stata prevista la restituzione.
Il cavallo era affidato all'istrutrice di equitazione Barbara Serra di Latina, tecnico di volteggio di secondo livello e tecnico specializzato in riabilitazione equestre.
Il cavallo, il baio in queste foto, in effetti è impiegato in riabilitazione equestre con i bambini, si è molto affezionato all'affidataria, ai bambini e al suo presente stile di vita, per cui restituirlo è sembrato impossibile.
Abbiamo dunque avviato una trattativa di "riscatto" e il cavallo è stato acquistato anche con l'aiuto di qualche piccola donazione.
Con qualche ostacolo, ma a lieto fine, dunque, almeno per Ungherese Jet. Attendiamo ora di sapere quale trattamento il tribunale preveda per il resto dei cavalli confiscati.