Processo “Febbre da cavallo” sulle corse clandestine in Puglia, arrivano 13 condanne e 3 assoluzioni dal Tribunale di Lecce in data 25 gennaio 2022.
Emessa la sentenza nel processo d’appello nato dalle indagini su una presunta organizzazione che avrebbe gestito corse clandestine, somministrando farmaci dopanti agli animali per renderli più performanti.
L’inchiesta
Gli imputati, secondo la tesi accusatoria dell’allora procuratore aggiunto Ennio Cillo titolare dell’inchiesta, avrebbero allestito un’associazione a delinquere per lo svolgimento illecito di corse di cavallo clandestine, su vari tracciati urbani che per l’occasione venivano interdette al traffico. La competizione, a cui prendevano parte “regolarmente” fantini e proprietari degli animali e che veniva filmata dalle telecamere, sarebbe stata preceduta da un’intensa attività di scommesse clandestine. Non solo, poiché i cavalli secondo l’accusa, venivano dopati con sostanze eccitanti.Gli episodi contestati si sarebbero verificati in numerosi Comuni del centro e sud Salento, tra il marzo del 2011 e l’aprile dell’anno successivo.L’inchiesta prese il via dalle indagini condotte dagli agenti di polizia e dal Corpo Forestale che fecero irruzione in una pista abusiva a Scorrano, dove era in corso una competizione clandestina con cinque cavalli da trotto. In seguito a quest’operazione, scattò il sequestro preventivo urgente della struttura e degli equini.
La difesa di Horse Angels, costituitasi parte civile, è stata affidata agli avvocati pugliesi Mario Ciardo del Foro di Bari e Fabio Campese del Foro di Lecce.
E’ stata confermata la sentenza di primo grado che aveva riconosciuto il risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede al ministero della Salute e alla Onlus Horse Angels, nei riguardi della quale era stata disposta una provvisionale di 10mila euro. Le motivazioni saranno depositate entro novanta giorni.
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