I cavalli continuano a morire, morti bianche, negli ippodromi o in altre manifestazioni con equidi, e non è mai colpa di nessuno.

In memoria di Doncaster Magic, 2014 - 2019

Nella giornata del 31 agosto 2019, a Varese, presso l'ippodromo Le Bettole, si è verificato un gravissimo infortunio a Doncaster Magic, in arte "Lo Squalo", che si è rotto una gamba in diretta, da cui l'epilogo scontato della sua morte.

Quasi tragedia dice lo speaker. Probabilmente si sarebbe lasciato andare a proclamare la tragedia piena solo se a morire fosse stato il fantino. Ma, visto che si trattava solo di un cavallo da corsa, a cui né lo speaker, né la filiera, e neppure il pubblico animalista generico, sembra riconoscergli un'anima, il lutto si consuma in pochi secondi e senza indignazione popolare. Se fosse morto un cavallo che porta turisti in carrozza, ci sarebbe stata l'ira funibonda dei social e delle associazioni animaliste. Ma è solo un cavallo da corsa, non importa a molti della sua morte.

Nella terminologia tecnica dell'ippica quell'animale si chiama prodotto, dunque è un bene e, se si rompe è rottamato e rimpiazzato. L'oblio è necessario, del resto la telecamera neppure si sofferma sulla "quasi" tragedia annunciata dallo speaker, ha già dimenticato il cameraman chi è rimasto indietro, se non altro per obblighi contrattuali imposti. Quel cavallo sofferente al quale va praticata l'eutanasia, tanto in questi casi, di solito, i proprietari non se ne accollerrebbero la chirurgia eventuale e mantenimento come cavallo da compagnia, è solo un danno collaterale di uno spettacolo che deve continuare.

C'è chi scrive, su facebook, che il cavallo era riottoso ad entrare dentro la gabbia e sarebbe partito 100 metri dopo gli altri, senza che un giudice di gara desse lo stop a prevenzione dell'infortunio. Si poteva evitare la morte del cavallo? Nessuno se lo chiede, neppure su facebook, dove qualche parolina in più di sdegno si è spesa per la spiegazione solita, senza accertamenti veterinari o autopsia: presunto aneurisma.

Horse Angels presentò all'epoca un esposto alla Procura di Varese, per cercare di capire se la morte fosse stata evitabile. Come non detto, non è mai colpa di nessuno se muoiono i cavalli nelle manifestazioni sportive e ippiche, o in quelle a valenza di rievocazione storica. Abbiamo ricevuto oggi, data 26 maggio 2021, la notizia di archiviazione: "Non sono emersi elementi utili per l'identificazione dei responsabili o comunque per l'ulteriore prosecuzione delle indagini preliminari che, di fatto, riconducono l'incidente ad un infortunio avvenuto per casualità".

Addio Doncaster Magic, questo requiem è per te, morto così, senza un perché.