Agosto 2015 Campagnano Romano. Undici cavalli abbandonati in un cimitero di teschi, ossa, siringhe, eternit, chiodi, lamiere, filo spinato e altro materiale pericoloso. È quanto trovato in un terreno di Campagnano Romano, vicino Roma, dalla polizia giudiziaria del servizio faunistico ambientale. Rinvenuto sul posto, oltre ai resti, anche un cavallo agonizzante, abbattuto dall'Asl per evitargli ulteriori sofferenze.

Un vero e proprio allevamento lager ai limiti dell'umanità, dove cavalli prima atleti sono stati abbandonati al loro destino senza cure e senza supplementazione di alimento alla poca erba disponibile. Volontari, venuto fuori l'abbandono, si sono preoccupati di fornire fieno e acqua agli animali costretti, fino a poco prima, ad abbeverarsi ad un corso d'acqua inquinato, colmo di rifiuti. L'area è stata sequestrata e sigillata e i cavalli, in attesa degli accertamenti sanitari e del nulla osta per lo spostamento di cui sta occupando, tra gli altri, l'associazione Horse Angels, sono stati affidati a persone private in grado di prendersene cura.

Gli atti di sequestro al vaglio dell'autorità giudiziaria per le indagini del caso e per risalire ai proprietari degli animali e del terreno. In attesa di risvolti, è stata fatta una denuncia contro ignoti per i reati di maltrattamento, abbandono e inquinamento ambientale.

IMG 20150826 WA0062Aggiornamento 7 Novembre 2020

Alla data attuale, dopo oltre 5 anni dal sequestro, anche sentite le guardie ecozoofile che coordinarono il procedimento, non risulta definizione processuale per l'abbandono e maltrattamento degli equini, per via del rimpallo di responsabilità tra la titolarità anagrafica degli equini e a chi costoro dicono di aver ceduto i cavalli, senza passaggio di proprietà.IMG 20150826 WA0022

Il Tribunale competente è quello di Tivoli, e ci sembra assurdo che a 5 anni dal sequestro non ci siano responsabili. Stiamo valutando un'azione di sollecito per la fissazione dell'udienza.

Gli equini oramai hanno quasi tutti sopra i 23 anni e qualcuno è deceduto per cause naturali arrivando ai 30 e oltre. L'età avanzata degli equini interessati dal processo non dovrebbe però essere una scusa per non definire che l'abbandono su terreni demaniali dello stato di equini in esubero, non più confacenti allo sport, sia atto da non punire.

A nostro avviso responsabili sono i proprietari in anagrafe equidi e anche coloro a cui gli animali erano stati ceduti, correi del reato di negligenza e abbandono.