La cavalla è un mammifero che può entrare in estro più volte l'anno, di solito stagionalmente. La pubertà è raggiunta intorno ai 12-20 mesi di vita e la gravidanza dura 11 mesi.
In generale, i seguenti fattori condizionano l'ovulazione:
- alimentazione
- salute
- razza
- ambiente
- stagione
- età
L’attività della riproduzione nella cavalla è di tipo stagionale:
- stagione riproduttiva (inizio primavera - fine estate)
- anestro stagionale (Novembre-Gennaio)
- parto (inizio primavera - estate)
Ciclo produttivo
I follicoli preovulatori aumentano progressivamente di diametro nei giorni che precedono l’ovulazione. L’ovulazione avviene 24-48 ore prima della fine dell’estro. La fecondazione non avviene nell’utero, ma avviene nella tuba uterina, quindi il seme deve attraversare tutto l’utero e raggiungere la tuba.
Sintomi estrali: la vulva e la vagina sono edematose e di colorazione intensa, con presenza di un film di muco leggermente acquoso, avviene una dilatazione notevole della cervice. Assume un’atteggiamento tipico durante l’urinazione, divaricando le gambe posteriori e abbassando il bacino. La cavalla si presenta "lunatica", svogliata e poco propensa al lavoro. Cerca il maschio invitandolo alla copulazione.
La gravidanza
- La durata della gravidanza è di circa 11 mesi (variabile da 320 a 360 giorni).
- L’embrione si sviluppa velocemente.
- In condizioni avverse la cavalla può riassorbire il feto, ovvero avere aborti spontanei.
- Se la cavalla è gravida non va più in estro e respinge il cavallo che eventualmente la avvicina per riproduzione.
- La posizione del feto nell’addome della cavalla è diversa a seconda del momento della gravidanza.
- A 6 mesi la gravidanza non è apprezzabile ad occhio nudo.
- Dall’8 mese, dato l’abbassamento dell’utero a causa delle notevoli dimensioni e dell’aumento di peso del feto, si potrà notare l’insorgenza di un addome gravidico.
Il parto
- È un evento rapido, come si addice ad animali prede che non pososno permettersi il lusso di stare fermi a lungo e avviene prevalentemente di notte.
- Non è possibile né programmarlo, né prevedere il giorno.
- La cavalla si isola brevemente e partorisce. La mammella diventa edematosa, si possono notare delle piccole perle latte su entrambi i capezzoli, oltre il quale c’è la produzione di colostro e quindi l’ossitocina è in circolo, chiaro segno di parto imminente.
- La struttura della placenta della cavalla non consente il passaggio degli anticorpi al feto, perciò è di vitale importanza che il puledro assuma gli anticorpi con il colostro entro 8 ore dalla nascita.
Se qualcosa va male nel parto, si rischia di perdere la madre, il puledro o entrambi. La tempestività di un intervento veterinario può fare la differenza.
Il puledro
- Deve essere in grado di muoversi e quindi alimentarsi entro poco tempo dalla nascita. Se è sano, sta in piedi in modo stabile già dopo un'oretta dal parto e deve essere in grado di muoversi rapidamente dopo 2-4 ore. Cerca la mammella della madre non appena assume la posizione quadrupedale.
- Il puledro succhia fino a 100 volte al giorno nella prima settimana di vita.
- Inizialmente la suzione è frequente ma la quantità di latte è minima, con il passare dei giorni la frequenza si riduce ma aumenta la quantità ingerita.
- Dopo le 10 settimane di vita la richiesta nutritiva del puledro di latte cala e comincia ad interessarsi agli alimenti solidi.
Svezzamento
- Comincia intorno alle 10 settimane di vita e si completa intorno al sesto mese.
- In sostituzione del latte si aumenteranno progressivamente gli alimenti solidi costituiti da erba fresca per i cavalli che stanno al pascolo, fieno e beveroni di cereali per quelli alimentati dall'essere umano.
Puledro orfano
Se la madre muore nel parto, ci sono solo due possibili cose da fare:
- trovare una madre balia che abbia perso il puledro o che sia stata separata da esso precocemente è la soluzione ideale per qualità dell'alimentazione, qualità della socializzazione primaria, risparmio tempo e denaro.
- allattare il puledro a mano con biberon apposito, purtroppo comporta un lavoro significativo, il puledro ha bisogno di poppare almeno una volta l'ora nelle prime settimane di vita. Il latte artificiale formulato appositamente per puledri è l'ideale in mancanza del latte di cavalla. Alternative più economiche ma meno qualitative sono il latte di capra o il latte di vacca integrati come suggerisce il veterinario di fiducia.