Le colture di copertura (CC) sono colture erbacee intercalari inserite tra due colture principali della rotazione, non destinate alla raccolta ma coltivate per migliorare la fertilità dei suoli e mitigare gli impatti ambientali agricoli. Assumono sempre più importanza per questioni di sostenibilità ambientale, per ricorrere meno a fertilizzanti, per migliorare la tenuta del suolo e mitigarne l'erosione e la povertà di nutrienti fomentata dalle monocolture.

Per chi alleva cavalli al pascolo, le colture di copertura vengono piantate alla fine dell'estate o all'inizio dell'autunno per fornire una copertura protettiva del suolo durante l'inverno. Oltre al controllo dell'erosione e alla protezione della qualità dell'acqua, le colture di copertura hanno effetti favorevoli sulla struttura del suolo, sulla soppressione delle erbe infestanti e sulla biodiversità.

L'uso delle CC per i pascoli equini non sono state studiate fino a tempi recenti, quando i ricercatori del Midwest degli Stati Uniti hanno valutato diverse piante come CC in pascoli destinati a questi animali.*

A seconda della specie vegetale, le colture di copertura offrono diversi vantaggi. Il loietto annuale e la segale invernale vengono utilizzati a causa dei loro tassi elevati di germinazione, facilità di insediamento ed efficienza nella copertura del terreno sterile, che favoriscono la soppressione delle erbe infestanti e la produzione di foraggio. Le proprietà di fissazione dell'azoto dei legumi, come il trifoglio, aumentano la fertilità del suolo. Le specie fittone, come la rapa viola e il ravanello, possono allentare strati poco profondi di terreno compattato e spazzare via l'azoto residuo che altrimenti sarebbe andato perso a causa della lisciviazione. I canali creati dal fittone in crescita, un processo chiamato "biodrilling", consentono ad altre piante da pascolo di accedere più facilmente ai nutrienti e all'umidità del suolo.

Oltre ai vantaggi pedologici e ambientali, le CC offrono un vantaggio particolare ai proprietari di cavalli: possono prolungare la stagione del pascolo e ridurre la dipendenza dai foraggi conservati, in particolare dal fieno, nel tardo autunno. Negli anni in cui il fieno è costoso o scarseggia, le CC possono rivelarsi un investimento utile per chi alleva cavalli usufruendo anche del pascolo.

Gli obiettivi dello studio citato in questo articolo promotore delle CC per i pascoli equini sono stati quelli di valutare la massa del foraggio, la composizione dei nutrienti dello stesso e la preferenza tra una serie di piante vegetali adibite a CC per pascoli di equini. La massa del foraggio è costituita dal peso secco totale del foraggio per unità di terreno e dunque è un criterio di resa.

Ai fini della ricerca, seminate singolarmente o in miscela, le CC hanno costituito una riserva di pascolo per quattro fattrici mature per due stagioni autunnali consecutive. Prima del pascolo, i foraggi sono stati campionati per determinare la massa del foraggio, la massa delle radici e la composizione dei nutrienti. Per stimare la preferenza dopo il pascolo, i foraggi sono stati valutati visivamente dai ricercatori per la percentuale di rimozione su una scala da 0 (nessuna attività di pascolo) al 100% (tutto il foraggio disponibile al pascolo).

Per quanto riguarda la massa del foraggio, il trifoglio berseem ha rivelato il tasso più basso come produttore di foraggio tra le CC sperimentate. Le cavalle del campione però lo preferivano al ravanello daikon e alla rapa viola messe a dimora come CC. La segale invernale e il loietto annuale in monocoltura, e quando seminati con trifoglio berseem, hanno garantito una combinazione gradita (rimozione del 20%-68%). Queste specie vegetali impiegate come CC sembra abbiano soddisfatto i bisogni nutrizionali per le cavalle sedentarie al pascolo in età matura utilizzate come campione al fine dello studio.

Secondo i ricercatori, dando priorità alla preferenza, il trifoglio berseem, il loietto annuale e la segale invernale sembrano essere le colture di copertura più adatte per prolungare la stagione di pascolo nei campi adibiti a foraggere per cavalli.

Il tipo di semina però va valutata per i fabbisogni specifici dei cavalli inseriti e i loro eventuali problemi. Quando si pianifica un pascolo per cavalli, infatti, occorre considerare quali animali vi saranno ospitati e le loro esigenze nutrizionali specifiche. Per i cavalli predisposti alla laminite o ad altre sfide metaboliche, ad esempio, occorre assicurarsi che i foraggi selezionati corrispondano alle loro esigenze e al benessere a lungo termine.

*Prigge, JL, CC Sheaffer, JM Jungers, AL Jaqueth, HL Lochner e KL Martinson. 2021. Caratteristiche del foraggio e preferenza di pascolo delle colture di copertura nei sistemi di pascolo equino. Journal of Equine Veterinary Science 103:103663.