La Commissione europea e i paesi dell'UE/EFTA hanno deciso di avviare un'azione di contrasto dell'UE per contrastare il commercio illegale di animali domestici il 1° luglio, in risposta alle crescenti segnalazioni di attività illegali da parte degli Stati membri.
Secondo la Commissione, l'azione di controllo durerà fino all'inizio del 2023 e sarà coordinata dalla Rete di frode agroalimentare dell'UE. Il suo obiettivo mira a:
- Tutela della salute degli animali da compagnia e della salute pubblica rilevando irregolarità e falsificazioni di documenti ufficiali (passaporti, verbali di test antirabbici e certificati sanitari).
- Identificare il commercio di animali (movimenti commerciali) mascherato da movimenti non commerciali, sia alle frontiere che successivamente all'interno dell'UE.
I truffatori dissuasivi coinvolti (allevatori, trasportatori, veterinari, rivenditori)
Ciò arriva in risposta a un drastico boom del trasporto illegale di animali transfrontalieri in mezzo alla crescente domanda di animali domestici dall'inizio della pandemia di coronavirus. Una parte sostanziale del commercio illegale si è ora spostata online, con molti negozi online e piattaforme che pubblicano annunci di cuccioli "allevati in casa", alcuni addirittura offrono consegne in tutto il mondo. Tuttavia, questi animali sono spesso allevati in allevamenti di cuccioli al di fuori dell'UE, in condizioni estremamente precarie, con poca o nessuna considerazione per la salute o il benessere degli animali.
Commissione europea
Il pubblico può ora segnalare casi di commercio illegale di animali domestici alle unità di frode nazionali o al dipartimento per la salute e la sicurezza alimentare tramite e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Il Dipartimento per la salute e la sicurezza alimentare può anche fornire contatti per le unità antifrode a livello nazionale.
L'azione si applica in tutta l'Unione Europea e anche in Islanda, Svizzera e Norvegia.
Horse Angels plaude a questo risultato. Avevamo presentato in questa legislatura una petizione a Camera e Senato per ottenere questo provvedimento in Italia. Ora ci ha pensato direttamente la Commissione Europea.
Leggi anche:
Divieto di vendita di cani e gatti nei negozi, petizione Horse Angels
Il RACKET DEI FINTI SALVATORI DI ANIMALI
Chi sono? Coloro che chiedono soldi per le adozioni, non hanno codice fiscale, e non rilasciano le ricevute.
Alimentano il racket della clandestinità. Non garantiscono che gli animali vadano realmente a buon fine. E spesso fanno solo green washing sul ricollocamento di animali in difficoltà.
Ora l'Italia sarà costretta a normare il settore.
Per noi è una vittoria.