Basta gabbia negli allevamenti. È questa la richiesta di un gruppo internazionale di scienziati, che ha inviato una lettera all’Unione europea, a sostegno della proposta di legge europea di iniziativa popolare dei cittadini europei, che chiedono da tempo maggiori tutele per gli animali allevati in tutta Europa. Tra gli scienziati firmatari anche l’etologa e conservazionista Jane Goodall, Messaggero di Pace delle Nazioni Unite e fondatrice del Jane Goodall Institute. Nell lettera, firmata anche da 12 scienziati italiani, si chiede alla Commissione europea di eliminare gradualmente l’uso delle gabbie negli allevamenti.
L’iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age, a cui hanno aderito diverse associazioni italiane ha già ottenuto oltre 1,6 milioni di firme.
“La maggior parte delle persone oggi comprende che gli uccelli sono esseri senzienti. Abbiamo osservato galline salvate da allevamenti intensivi” – commenta la dottoressa Goodall. – “Non c’è dubbio che la vita racchiusa in una piccola gabbia causi grandi sofferenze. L’Ue deve agire a nome dei milioni di galline e altri animali trattati in questo modo crudele“.
La maggior parte degli italiani considera le gabbie una crudeltà
In Europa sono oltre 300 milioni gli animali costretti a soffrire dentro le gabbie degli allevamenti. E secondo un recente sondaggio, condotto a dicembre dello scorso anno, l‘84% dei cittadini italiani concorda sul fatto che le gabbie siano una crudeltà per gli animali che andrebbe abolita.
Ci auguriamo che l’Europa decida al più presto di optare per un sistema di allevamento meno brutale e senza più gabbie e che l'Italia si adegui rapidamente.