Senza la sella corretta l'equitazione può diventare un incubo.

Quello che oggi succede è che persone prive del tutto di conoscenza di cavalli, vi si avvicinano e sono spinte da entusiasmi iniziali irrazionali a comperare cavallo ed equipaggiamento molto prima di aver maturato le competenze, capacità e anche maturità emotiva necessarie.

Da ciò ne discende un possesso mordi e fuggi, dove molti dopo aver provato abbandonano. Del resto, la promessa che l'equitazione sia uno sport per tutti è una bugia bella e buona. Sport per tutti significa che chiunque, senza grosse predisposizioni o risorse, occasionalmente senza dover far fatica, può inserirsi in uno sport e riuscire. L'equitazione, al contrario, è uno sport potenzialmente pericoloso, che richiede anni di apprendimento e in diverse materie, non basta la tecnica equestre, serve la psicologia equina, e poiché il cavallo non è un pallone, o una racchetta da tennis, o una bicicletta, servono infinite informazioni sulla sua salute e benessere, perché se il cavallo non sta bene, l'equitazione diventa uno stress, anziché un piacere.

Alla fine rimangono in campo esclusivamente i veri appassionati, quelli disposti ad approfondire le conoscenze, dedicando gran parte del proprio tempo libero ai cavalli e all'equitazione, con notevole dispendio di risorse.

I neofiti fanno due principali errori:

  • l'acquisto del cavallo sbagliato
  • l'acquisto della sella sbagliata

La sella viene quasi sempre acquistata tenendo in considerazione solo prezzo, colore, decorazioni, facilità di acquisto.

La sella sbagliata non offre succifiente sicurezza al cavaliere e danneggia la schiena del cavallo, che si difende, rendendo poco piacevole e poco sicura l'equitazione.

Due dovrebbero essere i parametri in base ai quali si sceglie la sella:

  • Deve essere giusta per la schiena del cavallo;
  • Deve essere giusta per le dimensioni dell'equestre e per le sue capacità tecniche.

Pensate alla vostra schiena. Se vi fa male, non siete più irritabili? Ebbene, il cavallo è un animale costruito su due piloni, arti anteriori e posteriori, in mezzo c'è il ponte, la schiena, e il peso dell'equestre va a cadere sul punto più fragile di essa. Chiaro che un equestre poco equilibrato, che è poco più di un pesante sacco di patate che sballonzola sul dorso del cavallo, per l'animale è tutto fuorché un piacere. Può diventare anzi una tortura.

Ogni cavallo ha la sua schiena, con la sua particolare conformazione.

Ne discende che una sella qualsiasi non è la sella più appropriata per distribuire bene il peso di un equestre incompetente sul dorso del cavallo. L'unico modo per ovviare a questo inconveniente è farsi costruire una sella su misurà per sé e per il proprio cavallo, con un un'unico problema, è più costosa. I principianti invece, sono indirizzati all'acquisto di selle commerciali. Poiché ce ne è di tutte le fogge e le misure, occorre almeno non orientarsi solo sul prezzo, colore e decori.

La sella su misura la costruisce il maestro sellaio misurando opportunamente la schiena del cavallo e le misure anatomiche del cavaliere e ci vuole un pò per ottenere il prodotto finito. L'obiezione dei principianti è che non sanno se continueranno, dunque risparmiare nell'acquisto dell'equipaggiamento per loro è necessario.

Se i concetti sono questi, risparmio a costo del sacrificio del cavallo, chiaro che l'animale durerà poco. Dopo averlo martoriato in bocca, sui fianchi e alla schiena, sarà uno dei soliti cavalli problematici che rientrano nella casella "esubero" e finiscono precocemente al macello per colpa della superficialità con cui gli esseri umani affrontano l'equitazione, senza assumersi le proprie responsabilità su salute e benessere dell'animale.

Come accertarsi che la sella possa andare bene per il dato cavallo?

Esistono sellerie che vengono direttamente in maneggio con il loro camioncino, portando diverse selle, e aiutando nelle varie misurazioni necessarie. Permettendo di adagiare la sella sulla schiena del cavallo, per accertarsi che l'arco dell'arcione non tocchi sul garrese. Poiché l'arco è un elemento rigido della sella commerciale, occorre che la misurazione sia corretta, né troppo stretto, né troppo largo. Le selle senza arcione sono quelle più confortevoli per il cavallo, peccato che richiedano un equestre esperto.

Non basta sincerarsi che l'arcione sia giusto per garrese e scapole, la sella non deve fare pressioni su punti particolari della schiena, bensì una pressione uniforme e moderata per tutta la sua lunghezza. Deve essere confortevole anche per la calzata del bacino dell'equestre ed essere adatta al tipo di disciplina che si intende esercitare.

Se non si ha la possibilità di far venire la selleria al maneggio, occorrerà misurare il cavallo e portare le misure in selleria.

Va aggiunto che sellare un cavallo troppo giovane non va bene, così come sellare un cavallo debilitato equivale a volerlo rovinare.

Solo una schiena ben muscolata porterà il peso della sella e del cavaliere a gravare sulla colonna vertebrale in modo equilibrato.

Quindi il cavallo va montato solo quando raggiunge l'età giusta di maturazione, non prima dei 4 anni in media, e solo quando è del peso e della forma giusta.

Muscolare la schiena del cavallo richiede un certo lavoro, anch'esso difficile per principianti svogliati che vogliono solo montare a cavallo per divertirsi. Si tratta di muovere il cavallo alla corda, alternando il trotto allungato e accorciato, chiedendo l'impegno dei posteriori e il rilassamento della testa, che deve scendere spontaneamente senza incapucciarsi, in questo modo il cavallo raddrizza la schiena e la muscola.

Come accorgersi che la sella fa male al cavallo:
  • è svogliato
  • fatica a distendersi al passo e al trotto
  • inarca la schiena in una postura a U anziché ad arco
  • esercita ogni possibile opposizione per liberarsi dell'equestre, cioè del fastidio

Se l'equestre reagisce punendo l'animale che cerca di difendersi, si crea il solito controcircuito di mancanza di comunicazione:

  • l'equestre cade e si fa male, poi rinuncia all'equitazione

  • l'equestre è il solito squinternato che non si assume responsabilità, quindi è colpa del cavallo e se ne disfa
E' noioso? Sì, equitare correttamente, con le giuste attenzioni per il cavallo, non è tutto divertimento, richiede studio, assunzione di responsabilità da parte dell'equestre, vocazione e dedizione.

Se la sella non è quella giusta, aggiunta al fatto che l'equestre non è quello giusto, cioè non riesce a stare in equilibrio in sella, il cavallo assumerà posture sbagliate che gli mitigano inizialmente fastidio e dolore, fino a che le posture sbagliate non gli provocheranno modificazioni nella distribuzione dei pesi e degli equilibri sui quattro arti, il tutto può sfociare in zoppie anche difficili da diagnosticare o infiammazioni che verranno curate con anti infiammatori. Ma se non si rimuove l'origine del problema: sella sbagliata ed equestre sbagliato in sella, nulla potrà salvare il cavallo da diventare un "catorcio" ed essere magari "buttato".

L'equitazione presenta già troppi fruitori senza speranza di ravvedimento, che fanno numero ma non qualità dal punto di vista dei cavalli. L'obiettivo di questo post è la crescita culturale, perché ci siano equestri consapevoli, dunque responsabili, dai quali per i cavalli valga la pena "essere posseduti".

La cosa migliore da fare è ritardare l'acquisto del cavallo, e dunque della sella, fino a quando si è in grado di stare in equilibrio sul dorso del cavallo a tutte e 3 le andature, dentro e fuori il rettangolo, con una varietà di cavalli scuola e in più di una disciplina.

A quel punto si potrà essere certi che sono passati un certo numero di anni dacché si è partiti con l'equitazione, e che questa è diventata qualcosa di più di un passatempo, configurandosi circa come uno stile di vita.

Quando si è realmente pronti per comperare un cavallo, allora si potrà ascoltarlo, e sarà lui a decidere la sella giusta. Il cavallo manda dei segnali circa la comodità della sella che possono farci capire se è funzionale o meno. Se quando la vede inarca la schiena, abbassa le orecchie, si fa imbronciato, vacilla quando si stringe il sottopancia, sellato fa passi corti appoggiando il peso sugli anteriori, non si distende al trotto, non distende l'incollatura, ha già detto la sua.

Inutile aspettare che perda pelo al garrese, o presenti altri punti della schiena con fiaccature per capire che la sella non è giusta.

Il cavallo parla, sta a noi comprendere la conversazione.

Tenendo presente che se non si è in grado di dialogare con il cavallo in una comunicazione sincera, empatica, dunque il contrario di una comunicazione violenta e a senso unico, si fa un favore ai cavalli rinunciando all'equitazione. E' pieno di sport là fuori. L'equitazione non fa per tutti, perché lo strumento necessario non è un oggetto, bensì un essere vivente, e non dei più semplici da gestire.


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