Esiste anche un mercato crudele legato al sangue delle giumente incinte, attaccate a macchine succhiasangue che finiscono per farle collassare e morire.
Le cavalle sono ingravidate continuamente e, se sono troppo deboli per mandare avanti la gravidanza, vengono fatte abortire. Quelle che sopravvivono, diventano a loro produttrici di sangue; i maschi vengono venduti al macello, come le stesse cavalle quando improduttive, malate e impossibilitate a continuare nel sordido business.
Per fermare questo inutile massacro (che alimenta il business delle aziende farmaceutiche) sulla piattaforma Avaaz è stata lanciata una petizione che chiede di mettere al bando l’importazione in Europa di qualsiasi prodotto equino ottenuto con tecniche crudeli o che causino sofferenze sugli animali. La petizione ha già raccolto oltre due milioni di firme Link .
Nonostante questo, il business è stato tutt'altro che fermato.
L'Islanda è il paese che porta avanti maggiormente in Europa le fattorie del sangue.