Nessuno tra gli italiani vuole più fare l'artiere... si ricorre dunque a extracomunitari, spesso sottopagati, in nero, e non di rado fatti vivere in containers o box cavalli.

Quello che è in ballo è l'etica del lavoro, la retribuzione, gli orari e i benefici annessi, per una professione fortemente discriminata, quella del groom, artiere in italiano.

In questi giorni, durante il FEI Sports Forum 2022 di Losanna, in Svizzera, la FEI ha formalmente riconosciuto l'International Grooms Association (IGA) firmando un Memorandum of Understanding (MOU). L'IGA è un'organizzazione senza scopo di lucro fondata da Lucy Katan, una ex groom diventata avvocato che ha costruito l'organizzazione con l'obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro e ottenere una maggiore rappresentanza e riconoscimento della carriera di chi si occupa di pulire box e cavalli in scuderia, e non di rado anche di movimentarli per tenerli in forma.

Ma cosa cambia per i groom e artieri italiani degli sport equestri e dell'ippica della base? Ancora nulla, fino a che i groom e gli artieri italiani non faranno rispettare i loro diritti e non si organizzeranno in un sindacato italiano, o iscriveranno a quelli già esistenti, per aver riconosciuti i loro diritti per una paga giusta, le ferie, l'assicurazione, i permessi per malattia, gli accantonamenti per la pensione.

E considerato che la maggior parte delle persone che fanno attualmente questa professione in Italia sono extracomunitari, possiamo pensare che siano assunti appositamente perché, a differenza dei colleghi cittadini italiani, non possano fare tante storie sulla paga e sui diritti.

Brutta storia. Speriamo che queste discriminazioni abbiano a interrompersi il prima possibile e che la formazione e professionalità degli artieri, di qualunque nazionalità siano, sia avvalorata dalle giuste tutele perché da un bravo groom o artiere può dipendere il benessere primario dei cavalli. Si tratta dunque di figure fondamentali di scuderia, non di posizioni professionali sulle quali speculare per il massimo risparmio.