Le ondate di caldo sopra la media ci riportano alla tragedia di un anno fa, quando a collassare a terra stremato non fu un cavallo delle botticelle ma Korona Klaudius, un bel baio del 2004 impegnato in una gara di Salto Ostacoli in Sardegna.

Nell'interesse di tutti gli equidi impegnati nelle competizioni sportive crediamo sia necessaria maggior sorveglianza e tutela da parte di tutti gli organi e le organizzazioni preposte.

Nonostante non sia ancora stata ufficializzata una normativa specifica per il Cavallo da Sella impegnato nelle competizioni, Masaf (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), ha emesso gia nel 2021 per il settore dell’Ippica le “INDICAZIONI PER TUTTE LE SOCIETA' DI CORSE AI FINI DELLO SVOLGIMENTO DELLE CORSE A CAUSA DELL'ALLERTA METEO PER ALTE TEMPERATURE” ( CLICCA QUI per il testo integrale).

Quanto riportato nella nota del Ministero riguarda proprio l’invito a rispettare e far rispettare le regole a tutela del benessere animale con tanto di indicazioni fornite dalla comunità scientifica veterinaria in ordine alle condizioni climatiche nelle quali l’attività sportiva potrebbe risultare dannosa per la salute dei cavalli.

La tabella di riferimento prende considerazione dell’umidità relativa e della temperatura esterna la cui sommatoria genera un coefficiente il cui intervallo indica le condizioni di sicurezza e benessere del cavallo ai fini dell’attività agonistica.

La stessa FEI, sensibike all argomento Benessere Animale, nel 2018 ha pubblicato lo studio “ OPTIMISING PERFORMANCE IN A CHALLENGING CLIMATE” a cura di Dr David Marlin, Dr Martha Misheff & Dr Peter Whitehead, contenente i rischi legati al cambiamento climatico e alle avverse condizioni meteo relativamente all’impiego del cavallo nelle competizioni sportive.

Roberta, Presidente di Horse Angels, sottolinea:

“Ma anche se non ci fossero queste premesse, a ricordare agli atleti che competere negli orari di punta con allerta meteo non è salutare ne’ per cavalli, ne’ per umani, basterebbe il buon senso. Almeno cavalli anziani e non in perfetta salute, dovrebbero stare a casa, le vacanze estive non dovrebbero essere intese solo per umani: anche il cavallo impegnato tutto l’anno in allenamenti e concorsi meriterebbe una bella pausa estiva con possibilità di sgambamento libero negli orari più freschi. Ci auguriamo che il calendario gare si interrompa fino a settembre, o se gare devono esserci, siano selezionati solo impianti con illuminazione serale. Non è un caso che negli ippodromi i cavalli in estate corrano solo in notturna, il sole cocente disturba le prestazioni, sfianca i cavalli e allontana il pubblico. Il fatto che ci siano centinaia di iscritti non può essere una scusa per far gareggiare i cavalli meno importanti (e più fragili) negli orari di punta. I concorsi possono essere frazionati in più giorni. L’etica e il benessere del cavallo non devono mai venire in secondo piano al business.”

Auspichiamo nel buon senso di chi, appassionato o addetto ai lavori, dovrà riformulare l’offerta sportiva tenendo conto che la priorità è tutelare i nostri cavalli a dispetto di interessi di diversa natura .