L’equitazione è uno sport potenzialmente pericoloso. Eppure non gode di una normativa ad hoc a tutela di tutti, cavallo incluso.

Non solo il cavallo pesa diversi quintali e ha una forza tale che può uccidere una persona con un calcio, assestato magari tutt'altro che volontariamente, per sbarazzarsi di un fastidioso parassita come un tafano, ma le cadute da cavallo, frequenti soprattutto tra gli equestri principianti, possono adire a incidenti gravi. Talvolta letali. Se il cavallo fugge in strada, può essere altresì causa di incidenti stradali, con danni a cose e a persone che qualcuno deve pagare.

Il cavallo è, per sua natura, un animale imprevedibile perché si spaventa facilmente dandosi alla fuga. Ci sono cavalli facili da gestire e altri meno facili da governare. Proprio questi ultimi, fatalmente, rientrano nella categoria di quelli ceduti a prezzo inferiore o gratis, e quindi più appetibili proprio per quegli equestri volonterosi, ma poco esperti o con pochi soldi per acquistare un cavallo, che possono fare il passo più lungo della gamba.

Sono diversi i fattori che incidono sul potenziale di difficoltà gestionale dell'equino:

  • Età, dimensioni, temperamento e sesso
  • Maltrattamenti o traumi subiti
  • Alimentazione o gestione scorretti
  • Equipaggiamento inadeguato che infastidisce l'animale
  • Mancata conoscenza del linguaggio equino da parte del proprietario
  • Problemi di salute che incidono sull'irritabilità dell'equino
  • Rumori o cause incidentali che spaventano l'animale portandolo a fuggire da chi lo gestisce o lo cavalca
  • Vizi assunti dal cavallo a causa di una gestione incompetente o negligente

Da una gestione inadeguata possono derivare una molteplicità di problemi che rendono il cavallo meno desiderabile. Questo favorisce la cessione incauta a terzi, perché il proprietario desidera sbarazzarsi del mantenimento dell'equino. Il problema anziché risolversi, rischia di acuirsi e, in assenza di un freno, vengono a mancare tutele collettive: per cavalli e per persone.

Da rilevarsi che, se il cavallo è un soggetto non macellabile, per via dei trattamenti farmacologici affrontati, una volta scartato può finire in mano a persone poco scrupolose che lo destinano alla macellazione abusiva, con conseguente danno alla legalità, all'immagine del mondo del cavallo, e non da ultimo alla salute pubblica.

Serve dunque un patentino obbligatorio per l'acquisizione delle competenze minime, e per ricordare che non ci sono solo diritti, ma anche doveri. Troppo spesso il cavallo è mira di persone irresponsabili, ignoranti o che non se lo possono permettere, da cui tutte le criticità sopra paventate che incidono negativamente sulla tutela di persone e sulla tutela dei cavalli.

Per stabilire una maggiore responsabilità nei confronti del possesso del cavallo, e del suo fine carriera, abbiamo approntato un progetto di riforma, in bozza, che, se divenisse legge, non potrebbe essere retroattivo, e quindi non lederebbe gli interessi di chi è già proprietario, ma inciderebbe solo sulle future acquisizioni di equidi.

La bozza di proposta di legge Horse Angels

  • 1. Patentino obbligatorio. Il potenziale compratore, se non già titolato, prima di acquistare un cavallo dovrà dotarsi del patentino di "conduttore" rilasciato da istruttore qualificato. Al termine del corso, dopo aver superato l'esame di praticantato per la gestione in salute e benessere del cavallo, dovrà sostenere un colloquio privato con l'asl referente di sanità animale territoriale, per la prova teorica sui requisiti burocratici minimi. Dovrà dunque provare di poter detenere il cavallo in una scuderia che ha un regolare codice allevatoriale per equini, e rilasciare un'autocertificazione per l'onere di mantenimento, che per il cavallo non può essere inferiore a 500 euro mensili su base minima, tali da coprire le varie spese che vanno da mantenimento, educazione (che serve sia al proprietario sia al cavallo), mascalcia, veterinaria, emergenze. Terminato con successo questo iter, avremo un potenziale proprietario di cavallo per lo meno consapevole che il cavallo non è per tutti, ma richiede risorse, spazio, tempo e competenze.
  • 2. Assicurazione obbligatoria. Poiché i cavalli possono provocare incidenti, in cui rimane leso il proprietario, ma anche terzi, cose e persone, per poter procedere all'acquisto del cavallo si dovrà registrare, contestualmente al passaggio di proprietà in anagrafe equidi, un'assicurazione per danni contro terzi. Da incoraggiare la casco, che assicuri anche proprietario, familiari e cavallo da malattie e infortuni.
  • 3. Fondo pensionistico. Per i cavalli NON DPA, sarà obbligatorio l'accantonamento per fondo pensione di 50€ al mese. In caso di cessione del cavallo a terzi, il fondo pensione segue nominalmente il cavallo e obbliga il subentrante a continuare a versare l'importo. Il premio potrà essere ritirato solo quando il cavallo avrà bisogno della pensione definitiva per il fine carriera agonistico, di lavoro, sportivo o ippico da persona o ente che accetta di tenere il cavallo fino al destino ultimo con tracciabilità.
  • 4. Sanzioni per gli evasori. Per chi non rispetta le regole, la proposta prevede sanzioni che, per determinate infrazioni, mancanza di patentino di conduttore, mancanza di assicurazione, mancanza di fondo pensionistico per cavallo NON DPA, può andare dai €500 ai €2.000 euro.
  • 5. Fondo di emergenza per cavalli abbandonati o maltrattati. I proventi delle infrazioni saranno collezionati in un fondo emergenziale da suddividere tra quelle associazioni che si prendono carico dei cavalli negletti e abbandonati, per coprire le spese del salvataggio dei cavalli non provvisti di fondo pensionistico.

Questa proposta di legge in bozza è inviata a tutti coloro che, a vario titolo, sono chiamati a normare il mondo del cavallo per favorire un tavolo tecnico dedicato ad audire i portatori di interesse per addivenire ad un processo normativo di successo.