Esistono sulla scena commercianti di cavalli di ogni tipo. Esistono gli onesti, ma anche i disonesti, vendere è il loro mestiere e commerciano vite, non oggetti, con tutta la crudeltà che ciò può comportare quando l'unico obiettivo è il guadagno e i cavalli sono solo merce da trafficare.

Il commerciante ingannevole o trafficante di cavalli

Un commerciante ingannevole è quello che somministra antidolorifici o calmanti al cavallo quando ha un appuntamento con un potenziale compratore, per nascondere patologie o problemi comportamentali che potrebbero invalidare la vendita o diminuire il prezzo d'acquisto dell'equino.  E' anche quello che cambia microchip e libretto al cavallo, per diminuirgli l'età o mascherare un furto.

Tipicamente ha un'azienda agricola in cui accatasta cavalli dismessi da altri impieghi per rivenderli a sella, o commerciarli al macello se entro un determinato lasso di tempo non riesce a piazzarli nel mercato sportivo o dilettantistico.

Spesso è un zingaro cavallaro e fa questo mestiere da generazioni, di padre in figlio. Solitamente ha un piccolo recinto in cui provare i cavalli, ma non permette che siano portati fuori in passeggiata. Di solito vive di marginalità ed espedienti, spesso è un fuori legge e non ha alcun rispetto per la burocrazia di alcun tipo.

Vuole vendere subito, e incoraggia a stringere l'accordo senza visite di compravendita da parte di veterinari e senza scrittura per la transazione.

Finge nei confronti del cavallo in trattativa un affetto che non ha: è il preferito della moglie o della figlia, è dispiaciuto a darlo via perché è tra i cavalli migliori della sua scuderia, ma non ha tempo di cavalcarlo. E via altre tecniche ingannevoli per velocizzare la compravendita. Se si trova di fronte una persona sensibile, può scegliere di dire che entro 10 giorni l'equino andrà al macello se non troverà compratore.

Il commerciante ingannevole studia la preda (il potenziale acquirente), e cambia strategia di vendita a seconda di chi si trova di fronte.

Spesso non fornisce i certificati di vendita e il Coggins test non è fatto perché "è appena scaduto". 

Questo succede quando si procura i cavalli al limite della legalità senza la corretta tracciabilità e i certificati di compravendita:

  • da persone che non sono i legali proprietari in anagrafe ma solo i detentori;
  • da persone che ne hanno denunciato il furto, smarrimento o morte per trarne un illecito vantaggio (che va dalla truffa all'assicurazione, a sbarazzarsi di cavalli scomodi di clienti non paganti, a togliersi dal registro cavalli non più in grado di lavorare per la mansione per la quale erano stati acquistati e sono registrati come non macellabili);
  • da persone che hanno oggettivamente rubato i cavalli;
  • da persone che vogliono dismettere incautamente il proprio equino non macellabile, senza tracciabilità.

Ci sono ancora molte persone in Italia che non vogliono cavalli intestati, per paura del fisco e per non assumersi responsabilità nei confronti del fine vita del cavallo. E quindi comprano equini, non se li intestano e quando ne hanno terminato l'uso, li cedono a commercianti. Questi ultimi non sono quindi in grado di cedere il cavallo con il suo certificato di compravendita, perché hanno ottenuto il cavallo da un detentore, e non da un proprietario anagrafico.

La strategia del conto vendita. Il commerciante ingannevole potrebbe offrire di provare il cavallo per una o due settimane per restituirlo se non si è soddisfatti.

Parlerà di persone volubili e irragionevoli che gli hanno restituito buoni cavalli. Spiegherà, con un sospiro di rassegnazione, di aver ripreso il cavallo indietro e restituito i soldi.

Una volta accasato il cavallo, userà gratutitamente la persona che ha accettato il cavallo in conto vendita come stalla di appoggio per i suoi traffici, non tornerà tanto presto a prendersi il cavallo, e se sei un animalista ti indurrà a fare collette per riscattare l'animale, perché se lo restituisci va al macello. Si servirà dell'incauto potenziale acquirente come braccio di marketing sui social e come stalla di appoggio gratuita e cercherà di sollecitare una collaborazione continuativa in questo senso, facendo credere al "collaboratore" che in quel modo diventerà un "salvatore di cavalli". In realtà, si procura in questo modo il mantenimento gratuito di cavalli acquisiti senza la corretta tracciabilità, e collaboratori gratuiti non pagati che, in caso di controllo da parte delle autorità sanitarie, dovranno subire loro tutte le sanzioni per la detenzione irregolare di equini.

Se vuoi documentare tutto ciò che ha detto sotto forma di contratto di vendita, fattura di vendita dettagliata o accordo scritto per un periodo di prova, si rifiuta.

Il trafficante di cavalli descritto in questo articolo pretende che il contratto sia verbale, perché così si è sempre fatto tra persone oneste e inventerà scuse contro la burocrazia, spaventando il potenziale acquirente o "collaboratore per il conto vendita" con la finanza persecutrice di acquirenti di cavalli che vogliono la tracciabilità ed elencando i presunti vantaggi "fiscali" di una compravendita sommersa, soprattutto sommati nel costo inferiore del cavallo e nella possibilità di comperarlo in nero, non intestarserlo e darlo via facilmente se poi il cavallo non va bene. 

Proporrà un leasing, ovvero un cavallo in comodato d'uso, che si può rimpiazzare in qualsiasi momento con un altro cavallo, il tutto sempre senza tracciabilità anagrafica.

I commercianti di cavalli devono essere convincenti, quindi sanno che il primo passo per effettuare una vendita è stabilire una connessione con l'acquirente, quindi ti diranno quello che vuoi sentire. Più è ingannevole il commerciante, più la sua attitudine sarà amichevole, divertente, scherzosa e più rapida la contrattazione. Questi commercianti hanno sempre il mezzo di trasporto, e poche ore dopo che hai visto il cavallo, sono pronti a depositarlo a casa tua, prima che tu possa cambiare idea.

Per la legge poi risponde il detentore, se ci sono problemi di tracciabilità, quindi per il commerciante ingannevole è importante piazzare immediatamente soprattutto i cavalli che per lui sono potenzialmente un rischio o un guaio. Cavalli ricettati sono spesso piazzati in una rete di maneggi e agriturismi conniventi, con la formula del conto vendita. Intanto quei maneggi o agriturismi, possono "usare" i cavalli e venderli a propri clienti trattenendo la percentuale dei conto terzisti.

I commercianti di cavalli ascoltano attentamente. Se descrivi il tuo cavallo ideale, l'animale che stai guardando corrisponderà perfettamente a quello che desideri, anche se magari è tutt'altro.

Cosa succede se si acquista un cavallo da questo tipo di commerciante ingannevole e poi non si è soddisfatti?

L'acquisto incauto non esonera dalle responsabiltà penali e amministrative. L'ignoranza per le legge non è una scusa. Caso 1. Si acquista un cavallo che era stato rubato. Si può essere accusati di appropriazione indebita. Si dovrà dimostrare la propria innocenza, che non è scontata. Caso 2. Non si riescono ad avere i certificati per la registrazione della proprietà. Si può essere soggetti a multazione in caso di controlli, quindi si dovrà faticare da soli a contattare l'ultimo proprietario in anagrafe per regolarizzare il cavallo. Caso 3. Non si finisce di pagare il cavallo a rate e il commerciante lo riprende per rivenderlo a terzi: senza nessun accordo scritto, se il pagamento delle rate è avvenuto in contanti e in nero, si farà fatica a denunciare, perché nell'acquisto incauto, e fuori da qualsiasi regola, anche l'acquirente ha le sue colpe.

Purtroppo, alcune persone sopravvalutano le proprie capacità. Comprano cavalli che, per colpe altrui, di altre persone che hanno sopravvalutato le proprie abilità e risorse per il possesso responsabile di un cavallo, hanno contratto cattive abitudini, problemi di salute o nessun addestramento, guardando unicamente al prezzo, e pensano di poter superare con successo i problemi. Se falliscono, è un triste risultato soprattutto per i cavalli, che da ogni brutta esperienza accumulano "karma" negativo che pesa sulla loro desiderabilità e sulle loro chance di sopravvivenza a lungo termine.

In conclusione, accettare di comperare cavalli da commercianti ingannevoli è un rischio. Se si sceglie questa strada c'è di sicuro del risparmio, perché è come comperare un cavallo al mercato in nero, ma è inutile poi lamentarsi se il cavallo non è come era stato promosso nella trattativa commerciale.

Comprare un cavallo che è garantito sano di corpo e con buona attitudine per una specifica destinazione, con la fattura per l'acquisto, tutte le vaccinazioni in regola, e il contratto di registrazione per la proprietà, richiede un potere di spesa maggiore e la possibilità di effettuare visite di compravendita. Se invece si vuole solo risparmiare, nel momento in cui ci si reca dal commerciante tipo di cavalli scartati da altri, occorrerebbe andarci con persone esperte di cavalli, che più probabilmente capiranno i raggiri e sapranno indirizzare verso il cavallo che può essere una scelta ragionata e durevole, ottenendo anche il certificato di compravendita.

Della stabilità della relazione futura tra l'acquirente e il cavallo acquistato, ne va della tutela stessa del cavallo. Troppi cavalli sono soggetti a frequenti cambi di mano per acquisti incauti non ragionati. Ma il cavallo è un essere vivente, non un abito che se non va bene si può rottamare con facilità, quindi è meglio non acquistare alcun cavallo, che alimentare un traffico illecito e poco rispettoso di questi animali.