Window Rock, Arizona - Nel tentativo di ridurre il numero di cavalli selvaggi nella Riserva, la Nazione Navajo - Dipartimento di Agricoltura e Selvaggina - è alle prime fasi di pianificazione di un programma di caccia del cavallo nato libero. Il programma dovrebbe permettere alle persone di acquistare licenze di caccia per sparare ai cavalli selvaggi della Riserva. Gloria Tom, direttore del NNDFW sostiene che siano circa 48.000 i cavalli selvatici nella riserva e che competano con altri animali selvatici come cervi e alci per le risorse naturali. Vendere licenze di caccia aiuterebbe a ridurre il numero di cavalli, contenerli dunque.

Storicamente le riserve di nativi americani sono state a favore della tutela del cavallo e della sua esclusione dalla selvaggina, rimane però il problema del contenimento del numero, che sul pubblico demanio americano è realizzato anche con programmi di inolucazione tramite dardi sparati a distanza di farmaci anti fertilità che possono abbattere il tasso di crescita in modo rilevante e che sono tutto sommato a basso costo unitario (in Italia, ricordiamo, non sono stati testati e ne è vietata la commercializzazione... non così però in tutta Europa, visto che nella Regione del Danubio ne è stato permesso l'utiizzo per contenere il numero dei cavalli selvatici ivi residenti e scamparli dunque a battute di cattura pro macellazione).

A differenza dei cavalli che si trovano sul demanio federale americano, i cavalli selvaggi sulla terra tribale non sono protetti dalla legge denominata "Wild Horse e Burro Act", ma sono di esclusiva proprietà della riserva indiana che può normare a propria discrezione sulla risoluzione del problema. Molte tribù dunque annoverano i cavalli sulla propria terra come risorsa a tutto campo e li commercializzano per la carne come fonte di reddito.