Questa mattina la 7° Commissione permanente del Senato ha approvato a maggioranza dei partiti di governo la risoluzione su “Dismissione dell’utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti, con riferimento ai criteri di riparto del FUS”, relatrice in Commissione la Senatrice Michela Montevecchi del M5s (qui il resoconto della seduta odierna sul sito del Senato).

Il dispositivo finale della risoluzione impegna il governo a spingere per il superamento dell’utilizzo degli animali nelle attività circensi, tramite lo strumento del Fondo Unico per lo Spettacolo, disincentivando i circhi che utilizzano animali e che non si vogliono impegnare a non prenderne più morti i vecchi, garantendo un adeguato monitoraggio dei processi di dismissione. In pratica sarebbe un pressing economico, non dare soldi - o darne pochi - ai circhi con animali e darne invece ai circhi senza animali.

L’Ente Nazionale Circhi ovviamente non ha gradito il testo della risoluzione approvata. I circhi in Italia impiegano in tutto circa 1.500 animali, oltre la metà dei quali sono equini, e se a questi si aggiungono gli altri domestici, di esotici ne rimangono veramente pochi, mentre sono milioni le specie che vengono utilizzate nei più vari e diversi settori italiani (agricoltura, trasporti, sport, cinema, sicurezza, ecc.) senza prove che "sfruttino" di meno gli animali per il sostentamento economico umano.

Di parere diverso rispetto alla maggioranza giallo-rossa, l'opposizione, in particolare le destre rappresentate dai senatori Claudio Barbaro, Giuseppe Moles, Antonio Iannone, Andrea Cangini, Maria Saponara, Francesca Alderisi, Francesco Maria Giro, Lucia Borgonzoni, Simona Pergreffi, che hanno proposto una risoluzione alternativa che impegnerebbe il governo a favorire misure finalizzate ad incentivare il benessere degli animali regolarmente presenti nei circhi italiani attraverso la predisposizione di aree attrezzate garantite in cui i circhi possano trovare accoglienza, il tutto nelle more di una riforma organica della materia.


Siamo qui ad esprimere la nostra contrarietà alla risoluzione come votata dalla maggioranza, e a chiedere che sia emendata.

Per noi non viene affrontata una differenza capitale: quella tra animali domestici ed esotici.

Non vediamo diverso sfruttamento, o maggiore cattiveria in addestramento per i cavalli dei circhi, rispetto a quelli impiegati dall'ippica, dagli sport equestri e dai palii, giostre e quintane, tutte attività che ricevono fior di sostegno con soldi pubblici. Insomma, la maggioranza sbaglia a continuare ad affrontare la questione in modo ideologico, mancando di coerenza, nonché di rispetto della costituzione nel nostro paese: la legge deve essere uguale per tutti.

Horse Angels provvederà, per par condicio, a scrivere ai politici che hanno votato la risoluzione di maggioranza, chiedendo a costoro di essere coerenti nei confronti di tutti gli spettacoli con animali, e di chiedere con risoluzione che non ne sia finanziato neppure uno, oppure che siano finanziati solo quelli con animali domestici, comprendendo tra le realtà operative i circhi.

Non dimentichiamoci che palii, giostre, quintane, ippica, sport equestri olimpici, godono di notevoli investimenti pubblici e che oltre la metà degli animali dei circhi sono proprio equini.

Il razzismo, che va a colpire un'unica categoria di umani (rom, sinti, camminanti, la gente dei circhi insomma), è per noi intollerabile, oltre che incostituzionale.

Se gli italiani non vogliono più spettacoli con animali eliminateli tutti (con gradualità perché non sia un'ecatombe). Se invece gli italiani - qual è il caso - non hanno più piacere a vedere elefanti addomesticati, leoni in gabbia, ed altri esotici che mal si addicono ad animali domestici, impiegati per spettacoli, che si provveda a scoraggiare semplicemente l'utilizzo di animali non autoctoni, non italiani, non domestici.

Cosa si vuole vietare, anche lo spettacolo con cani ammaestrati ai circensi, ma poi i non circensi italiani possono andare a format televisi di prima serata, come Italians Got Talent, con il cagnetto o il piccione ammaestrato e fare il pieno di applausi e consensi?

Non è spettacolo con animali anche quello? Eppure non offende nessuno, neppure gli animalisti estremi.

Un peso e una misura, per tutti i cittadini italiani, quale che sia la razza, il colore della pelle e la religione, grazie.