Premesse:
- le corse dei cavalli sono competizioni sportive ed infatti nelle antiche olimpiadi due furono le gare svolte: le corse a piedi e le corse a cavallo.
- il cavallo è un atleta, come lo sono i fantini e i guidatori, che dovranno avere un inquadramento da professionisti sportivi, come gli allenatori (tema mai preso in considerazione né dall'Unire, né dal Mipaaf).
- gli artieri sono dipendenti e devono essere iscritti all'inps ed inquadrati come tali.
- il cavallo non è un "mezzo" per guadagnare, anzi è il protagonista della corsa e come tale va tutelato e curato.
- i cavalli sono intelligenti e molto sensibili e ci sono molti libri che trattano questo argomento.
- i proprietari non sono imprenditori ippici ma sono appassionati che "sognano " di vedere correre il proprio meraviglioso cavallo e di vincere un gran premio.
- per diventare proprietario ed avere i colori di scuderia è necessario avere un reddito annuale alto.
- gli allevatori sono imprenditori agricoli come tutti gli allevatori riconosciuti dal Mipaaf.
- gli ippodromi sono grandi impianti sportivi.
Da quanto sopra:
- si comprende perché nel 1932 fu istituito l'Unire - ente pubblico sotto il controllo di mef e mipaaf - dedicato alla gestione dell'ippica, purtroppo soppresso nel 2011 e perchè oggi l'ippica, pur tra mille difficoltà, è gestita dal mipaaf e perché lo stato finanzia il monte premi, gli ippodromi, unire lab, i servizi, le giurie etc etc.
- l'ippica con le scommesse non deve avere più alcun legame come non ce l'hanno tutti gli altri sport, sui quali ormai da più di venti anni si scommette e molto.
- all'ippica dovrebbe essere assegnato uno 0,5 % sui proventi erariali ricavati da tutte le scommesse, come peraltro ha chiesto anche il presidente della figc Gravina per il calcio (1%).
- speriamo che la proposta di legge in discussione in parlamento per l'istituzione di una agenzia dedicata alla gestione del settore venga presto approvata e che vi sia prevista una quota sulla raccolta delle scommesse.
Sarebbe opportuno ricordare anche che:
- gli ippodromi ancora attivi sono 35 di cui 25 di proprietà comunale/ regionale per cui è necessario coinvolgere anche gli enti locali per il rilancio dell'ippica.
- i comuni e l'anci possono avere un ruolo molto importante per la salvezza ed il rilancio dell'ippica.
- i premi devono avere un corretto inquadramento giuridico ed il pagamento deve essere ricevuto dal proprietario entro 60 giorni dalla vittoria.
- il costo medio mensile di un cavallo affidato ad un allenatore è di circa 1.200 euro.
Per correre pulito molti sono i temi da affrontare:
Sulle misure tecniche da adottare contro il doping mi limito a proporre che i prelievi siano sistematici, a sorteggio, e fatti al mattino e dopo la corsa indipendentemente dai piazzamenti.
Ma è necessario adottare anche alcune altre regole fondamentali:
a - consentire l'accesso alle scuderie solo agli allenatori, ai fantini, ai guidatori, agli artieri, ai proprietari, ai gentleman, agli allevatori.
b- registrare all'ingresso tutti gli accessi e conservare la lista giornaliera di tutti presenti.
c- destinare un area delle scuderie isolata e riservata ai soli cavalli partenti ed ai relativi operatori.
Le società di corse dovranno fornire questi servizi e collaborare attivamente con il servizio veterinario e con la pqai 6 per la tutela del cavallo ippico.
Per poter realizzare quanto sopra è necessario anche:
- istituire una banca dati con elenco di tutti gli operatori ippici, assegnando loro una tessera con la propria qualifica: allenatore, fantino, guidatore, allevatore, proprietario, gentleman e artiere.
- rendere pubblici i relativi albi.
- istituire una banca dati aggiornata giornalmente con l'elenco di tutti i cavalli presenti in ogni ippodromo.
- l'accesso alle scuderie deve essere sempre vigilato e registrati tutti gli accessi.
A quanto sopra si aggiunge anche la necessità urgente di:
- mettere in campo iniziative contro il lavoro nero e contro il fenomeno sempre più diffuso dei prestanome.
- questi temi sono assolutamente da affrontare con grandissima urgenza ed impegno da parte della pubblica amministrazione e di tutta la filiera.
A quanto sopra si aggiungono anche:
- la costante verifica del buono stato degli impianti: pista da corsa e di allenamento, dei box, del corretto smaltimento del letame, della pulizia, dei servizi essenziali per i cavalli, per gli operatori e per il pubblico.
Ed infine un altro punto molto importante a tutela della salute dei cavalli e degli operatori (fino ad ora non preso in considerazione) da risolvere urgentemente :
- non e' possibile svolgere le corse in orari pomeridiani nei mesi estivi e pertanto dal 1 giugno al 1 settembre devono essere in calendario solo gli ippodromi dotati di impianto di illuminazione.
Ciò anche allo scopo di incentivare la presenza del pubblico, le famiglie, i giovani, gli anziani a trascorrere una bella e fresca serata all'ippodromo.
Ricordo che per correre pulito è fondamentale la presenza del pubblico negli ippodromi e riepilogo in sintesi i punti fondamentali per avere un ippica vincente:
pubblico in ippodromo - rispetto delle regole- servizi per i cavalli, gli operatori ed il pubblico - corse solo in notturna in estate - controlli anti doping - collaborazione costante con le società di corse - tutela del cavallo a 360 gradi -
Questi sono i capisaldi per il rilancio dell'ippica e per avere "un' ippica vincente."
Conclusioni
Mi auguro che queste proposte siano condivise da tutta la filiera e che il ministero ed i suoi dirigenti si attivino per raggiungere questi obiettivi modificando completamente il contratto con le società di corse ormai superatissimo e che vengano cambiati tutti i parametri finora adottati per la migliore definizione. delle sovvenzioni agli ippodromi, tenendo conto di quanto sopra ed anche dei costi elevatissimi sostenuti per i consumi di gas, energia elettrica, gasolio, smaltimento del letame, costi per la paglia nei box, servizi di vigilanza, pubblicità, promozione e per la migliore manutenzione dell'ippodromo.
Con l'attuale stanziamento per gli ippodromi pari a 46,5 milioni annui iva inclusa (meno 80% rispetto al 2011) non ci sono le condizioni per poter svolgere i servizi sopra citati.
Per avere l' "ippica vincente" è necessario incrementare e lo stanziamento per gli ippodromi, incrementare lo stanziamento del monte premi (anch'esso dimezzato negli ultimi dieci anni) e procedere ad un profondo cambiamento della programmazione e del calendario delle corse.
Allo scopo di raggiungere questi obiettivi è necessario ed urgente che il ministero costituisca un tavolo di lavoro permanente con le rappresentanze della filiera.
Ci auguriamo quindi che anche grazie a questa bellissima iniziativa promossa da Horse Angels, il ministero ci convochi presto per ascoltarci ed avviare il miglior percorso per salvare l'ippica nazionale e renderla vincente e pulita.
Attilio D'alesio, coordinamento ippodromi.