La carne di cavallo torna a preoccupare i mercati europei. A 8 anni dalle precedenti irregolarità, che fecero scandalo e furono denominate horse-gate, viene nuovamente smerciata carne equina come carne di vitello. L’avvio dell’identificazione della catena illecita è stata condotta dall’operazione Opson X, mirata al controllo dei documenti equini in tutta Europa.
Nome in codice OPSON X, si riferisce all'operazione internazionale che ha mobilitato polizia, dogane, autorità nazionali di regolamentazione alimentare e partner del settore privato per intraprendere azioni di contrasto agli illeciti alimentari tra dicembre 2020 e giugno 2021, i cui dati sul numero e il tipo di illeciti rilevati stanno uscendo ora sulle varie testate giornalistiche.
Un decennio di operazioni OPSON
Queste azioni coordinate da Europol e Interpol segnano la decima operazione globale che si svolge sotto la bandiera di OPSON (che significa cibo in greco antico) e un decennio di impegno delle forze dell'ordine contro la criminalità agro alimentare. La prima operazione OPSON si svolse infatti nel 2011, coinvolgendo allora le forze dell'ordine di 10 paesi. Per i crimini transfrontalieri è infatti importante la collaborazione delle forze dell'ordine di più paesi membri.
La contraffazione alimentare di carne equina
Un portavoce di Europol, l’agenzia europea di polizia che coordina le operazioni OPSON, ha dichiarato: “C’è stata un’operazione mirata sui passaporti dei cavalli nelle indagini di quest’anno, è un fenomeno che vediamo ancora in corso, è stata una priorità per due anni e c’è un gruppo di lavoro su questo tema specifico anche per il prossimo anno. Forniremo ulteriori informazioni il prima possibile, ma per il momento l’azione è ancora in corso”.
L'operazione di Opson X ha messo in evidenza, tra tutti gli altri reati alimentari, come la carne equina non correttamente tracciabile, o spacciata per altro, fosse stata avviata sui mercati europei proveniendo da Belgio, Croazia, Danimarca, Francia, Irlanda, Italia e Spagna. Si sono accertate varie condotte criminali che seguiranno il loro corso giudiziario. Già durante la precedente operazione di controllo, Opson IX, erano state trovate parecchie irregolarità sui passaporti di equini. Il 20% dei documenti equini mostrava segni di falsificazione. Sono stati macellati anche cavalli agonisti, da gara e da corsa.
Durante l’operazione Opson X sono stati analizzati dei campioni di sangue dei cavalli da macello, e rilevate tracce di anabolizzanti, di cui non è possibile conoscere l’origine. Oltre il 50% degli equini analizzati hanno assunto trattamenti farmacologici di cui non si sa nulla.
Ciò lascia supporre che si tratti di cavalli a fine carriera non macellabili, con i documenti contraffatti perché avviarli alla macellazione abusiva è l'unico modo per trarre ancora reddito dall'esistenza di questi animali.
Horse Angels: "Ci saranno altri infiniti horse-gate finché non si pensa al fine carriera dei cavalli, basta che le forze dell'ordine abbiano voglia di controllare la filiera equina anche in Opson XI e in tutti gli Opson successivi, giacché il fine vita dei cavalli non macellabili è un problema ancora irrisolto in Europa, vista la mancanza di generosità di molti proprietari, che scaricano gli animali come merce avariata nel momento che non ne hanno più un utilizzo e non esiste la mutua del cavallo che possa pensionarli a spese di stato quando i loro proprietari o detentori si rivelano persone inaffidabili per la responsabilità sul destino ultimo".