Guerra per le affiliazioni dei circoli, tra equitazione agonistica e amatoriale.
La competizione ha prodotto un processo presso l'Antitrust italiano su interpello di enti di promozione sportiva equestre dedicati al mondo dell'equitazione non orientato alle selezioni olimpiche per gli sport equestri.
Sentenza della AGCM
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), nella riunione del 8 ottobre 2019, ha concluso il procedimento nei confronti della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) accertando il mancato rispetto degli impegni resi obbligatori con provvedimento del giugno 2011 e un abuso di posizione dominante nei confronti di organizzazioni sportive concorrenti, in violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.
In particolare, FISE ha posto in essere una strategia abusiva volta a limitare l'ambito dell'organizzazione delle competizioni amatoriali equestri, con particolare riferimento alle specialità Attacchi e Salto a Ostacoli.
Nello specifico, l’Autorità ha accertato che la strategia anticoncorrenziale si è realizzata mediante l’adozione di nuovi regolamenti maggiormente restrittivi, l’invio di lettere di diffida - a circoli, EPS, associazioni e, in generale, operatori del settore- volte ad impedire lo svolgimento di manifestazioni amatoriali di cui la Federazione asserisce la natura agonistica - e la mancata stipula di convenzioni con gli EPS e le altre società ed associazioni sportive, con cui regolare lo svolgimento dell'attività amatoriale e/o agonistica. In tal modo FISE ha ristretto in maniera sostanziale la possibilità di svolgere l'attività amatoriale, limitando fortemente l'ambito di operatività degli altri concorrenti ed ampliando la propria sfera di attività.
Il mancato rispetto degli impegni, finalizzati ad assicurare lo svolgimento di attività amatoriale in ambito equestre, e l’abuso accertato nei confronti delle organizzazioni concorrenti di FISE sono stati ritenuti violazioni gravi della concorrenza; pertanto, l’Autorità ha irrogato alla Federazione una sanzione pari a circa 450.000 euro.
Nel corso del procedimento, l’Autorità si è avvalsa dell’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
La risposta della FISE
La Federazione Italiana Sport Equestri ha ricevuto oggi, mercoledì 16 ottobre, comunicazione del provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha irrogato una sanzione pari a circa 450 mila euro.
La Federazione prende atto della decisione dell’Antitrust nella consapevolezza che i provvedimenti sanzionatori, come le sentenze, non si commentano, ma – ove non condivisi - si impugnano.
I legali della Federazione, infatti, sono già a lavoro per presentare ricorso presso le sedi giudiziarie competenti, poiché ritengono che nel provvedimento siano presenti diversi profili e interpretazioni non condivisibili, che penalizzerebbero la professionalità degli istruttori e dei tecnici federali e che non tutelano gli enti affiliati alla Federazione.
Si allega qui il provvedimento ricevuto