Stop alla delibera capitolina che prevedeva la circolazione delle carrozzelle solo all’interno dei parchi (Villa Borghese, Villa Pamphili e Parco degli Acquedotti). Il Consiglio di Stato, con delibera del 18 giugno 2021, ha dato ragione al ricorso dei vetturini, perché essendo le Botticelle un servizio pubblico non di linea, possono stare in centro, come previsto dal codice dalla strada articolo 70, legge 21/92, mai abrogata.

Inoltre, dice il Consiglio di Stato, in questo lasso di tempo da quando la giunta capitolina ha approvato il nuovo regolamento che vieta la circolazione in centro delle Botticelle (1 dicembre 2020), avrebbe dovuto sistemare i parchi per ospitare i cavalli con le carrozze, ma non ha allestito nulla. Di conseguenza, già da oggi 18 giugno, le Botticelle possono tornare a lavorare in centro di Roma con il regolamento abituale, che già prevedeva lo stop nelle ore più calde collegato all'allerta metereologica.

Precedentemente, i giudici amministrativi del TAR, con Ordinanza del 6 maggio ultimo scorso, avevano riconosciuto valide le ragioni della richiesta di sospensione del nuovo regolamento comunale, avanzata dai vetturini, solo per quanto riguardava il transito dalle stalle dell’ex Mattatoio al Testaccio fino ai luoghi adibiti al servizio (Villa Borghese, Villa Pamphili e Parco degli Acquedotti) e viceversa, un percorso troppo lungo da fare con i cavalli e le carrozze per raggiungere i nuovi luoghi assegnati d'ufficio di lavoro, ma confermando che in centro i vetturini non potessero più fare servizio stante il nuovo regolamento. I giudici amministrativi avevano inoltre previsto che, entro il 20 ottobre 2021, il Comune avrebbe dovuto istituire stalle dentro o nelle vicinanze dei parchi assegnati, oppure erogare fondi per acquistare mezzi di trasporto idonei al trasporto di cavalli e carrozze verso i nuovi luoghi di servizio assegnati.

Ora che il Consiglio di Stato è entrato nel merito, confermando valido il servizio urbano per le Botticelle, in quanto legge di stato (Codice della Strada in vigore), non è chiaro come si esprimerà il TAR nell'autunno prossimo, chiamato a dirimere nel merito, ammesso che per allora il Comune di Roma abbia allestito il dovuto per permettere a cavalli e carrozze di esercitare il servizio turistico nei parchi, anziché in città.