La  piaga delle corse di cavalli a Messina è stata affrontata dal Governo, con la risposta, a 8 mesi di distanza, all'interpello del deputato di Liberi e Uguali Nicola Stumpo all’allora Governo Conte, su quanto il Ministero dell'Interno e le forze dell'Ordine intendessero fare per combattere il fenomeno.

Il 16 marzo 2021, durante la seduta della Camera dei Deputati, il Sottosegretario di Stato all’’Interno Ivan Scalfarotto ha risposto all’interpellanza del 28 luglio scorso.

«Nella città di Messina – ha detto Scalfarotto nel suo intervento – le corse clandestine di cavalli rappresentano un tradizionale settore d’’interesse delle organizzazioni criminali che utilizzano tale attività quale fonte di guadagno, attraverso la gestione di scommesse illecite».

«Anche a seguito dell’episodio a cui fa riferimento l’interpellanza – ha continuato il Sottosegretario – avvenuto il 25 giugno scorso, è stata disposta l’’intensificazione, secondo il piano coordinato di controllo del territorio, del pattugliamento delle zone in cui venivano solitamente organizzate le competizioni clandestine ed è stato avviato il controllo, anche con l’ausilio di personale medico veterinario, dei manufatti adibiti a ricovero dei cavalli presenti in diversi quartieri della città di Messina».

Il Governo ha fatto sapere inoltre che i dati sulle corse di cavalli a Messina hanno registrato una diminuzione del 17% rispetto al 2019. La tendenza si sta confermando anche nel nuovo anno, con una riduzione del 37% rispetto a gennaio 2020.