Eleonora Evi, europarlamentare, e dal 2021 co-portavoce nazionale di Europa Verde insieme ad Angelo Bonelli, informa mediante comunicato stampa che il 20 gennaio si è svolta una votazione presso la Commissione di inchiesta sul trasporto animale, purtroppo senza dare gli esiti sperati per il benessere e la tutela degli animali interessati.
“Con il voto di oggi il lavoro della Commissione di inchiesta sul trasporto animale (ANIT) arriva a conclusione. In poco più di un anno di lavori abbiamo contribuito a scoperchiare un sistema basato su viaggi interminabili; animali ammassati a centinaia su container, senza cibo né acqua e con temperature estreme; assenza di controlli e violazioni costanti, alla luce del sole. Oggi il Parlamento europeo aveva l’opportunità di dire basta a questo sistema di crudeltà a e sfruttamento, con un messaggio chiaro su quelle che devono essere le nuove norme europee sul trasporto animale: limite massimo di 8 ore al trasporto; durata limitata ai viaggi in mare, dove abbiamo visto verificarsi le peggiori tragedie; divieto al trasporto di animali non svezzati sotto le 5 settimane e un divieto all’export ovunque non sia possibile garantire gli stessi standard di benessere animale previsti in Europa. Niente di tutto ciò".
Continua la Evi: "La maggioranza dei parlamentari europei infatti, dopo essersi riempita la bocca di belle parole sulla necessità garantire migliori standard di benessere animale, arrivata alla prova dei fatti, ha dimostrato di tenere più agli interessi delle aziende che profittano su questo sistema malato, rigettando proposte di riforma che garantivano veramente la tutela degli animali durante il trasporto. Di più, a causa degli emendamenti peggiorativi dei gruppi politici di appartenenza di Forza Italia, PD e Italia Viva, si è fatto addirittura un passo indietro rispetto al testo votato in Commissione”.
La Evi è anche Vice-Presidente dell’Intergruppo parlamentare sul benessere animale del Parlamento Ue. La battaglia per portare a una condizione di reale tutela migliorativa gli animali destinati alla carne appare ancora lunga e ha bisogno del sostegno di tutte le persone che non sono indifferenti alla causa.
“Seppure le raccomandazioni del Parlamento rappresentino un leggero miglioramento rispetto alla situazione attuale, le aspettative dei cittadini per un vero cambio di paradigma sono state largamente disattese. Queste raccomandazioni avrebbero dovuto dimostrare l’ambizione del Parlamento europeo verso un effettivo cambio di rotta e invece mandano il messaggio opposto", conclude la Evi.
Ora il provvedimento torna in Commissione. Si dovrà presentare una proposta di revisione delle attuali norme UE a tutela degli animali durante il trasporto, che verrà poi sottoposta all’esame del Parlamento. Le lobby della carne a basso costo senza etica, che poi si riflette sulla salubrità del prodotto finale e dunque sulla salute non solo degli animali, ma anche di chi se ne ciba, cercheranno sicuramente di affossare ogni possibile riforma che possa maggiorare i costi di produzione per qualsiasi degli anelli della filiera, dall'allevamento, al trasporto, alle condizioni di macellazione, e tocca a noi cittadini non permetterlo, tenendo il riflettore alto sulla questione del benessere animale.