L'11 giugno 2020 era stato ritrovato ormai privo di vita il corpo della persona dispersa durante un tentativo di salvataggio di un cavallo caduto in un laghetto all’interno di un allevamento di cavalli a Migliarino Pisano.
Era un giovane originario della Costa d’Avorio, Kone Losseni, di 23 anni, residente a Pontedera (Pisa), che lavorava in un allevamento di cavalli da trotto a Migliarino, condotto da Holger Ehlert. La scuderia è in lutto e ha ritirato i cavalli in partenza su Bologna.
L'artiere è annegato in un lago artificiale all’interno dell'allevamento di Via Prata Vecchia, mentre insieme ad altre persone a bordo di un barchino tentava di trarre in salvo una cavalla fuggita da un’area recintata.
La dinamica dei fatti è stata ricostruita dai carabinieri. Secondo quanto si è appreso, il cavallo, di proprietà di una scuderia di cavalli da corsa di Montecatini Terme (Pistoia), è fuggito dal recinto finendo in acqua e il personale dipendente della scuderia ha tentato di recuperarlo ma, improvvisamente, la piccola imbarcazione, a bordo della quale in quel momento si trovavano i soccorritori, si è capovolta.
Il giovane, che probabilmente non sapeva nuotare, è colato a picco subito, annegando, e il corpo ormai privo di vita è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco.
Il laghetto artificiale in alcuni punti raggiunge una profondità di circa otto metri.
Aggiornamento a 3 mesi, 11 settembre 2020
La richiesta del pubblico ministero, Giancarlo Dominijanni, di archiviare il caso, arriva a tre mesi dalla morte. Il fascicolo era stato aperto all’indomani della scomparsa di Kone Losseni, 23enne morto nel laghetto della Tenuta Isola di Migliarino. Era stato indagato soltanto il proprietario della struttura. Il lavoratore ippico era salito su un barchino per recuperare la trottatrice Ulalia, fuggita dal paddock, spaventata da un temporale.
Il mezzo si era rovesciato e lui, "che non sapeva nuotare", aera affogato. Lo avevano recuperato i vigili del fuoco, senza vita. Sul posto, era arrivata anche la Asl per i rilievi. Le cui risultanze devono aver indotto il sostituto procuratore a non ravvedere responsabilità in questa tragedia. Gli avvocati della famiglia di Kone, studieranno il fascicolo per poi concordare la difesa.