Come riferito da varie agenzie di stampa, il Mipaaf ha reso nota l’assegnazione del bando del segnale tv ad Epiqa, ex Teleippica, orbita Snaitech, per la raccolta, elaborazione e diffusione del segnale televisivo originato dalle riprese delle corse negli ippodromi italiani e stranieri, con servizi annessi. La durata dell’appalto è di 6 annualità, a partire dalla data di registrazione del contratto da parte degli organi di controllo, e prevede un corrispettivo complessivo per Epiqa di circa 49 milioni di euro, importo assegnato per la gestione del segnale televisivo e per gli acquisti dei diritti televisivi esteri.

In pratica, non è cambiato il gestore, con un bando che ha fatto discutere per la sua durata, le proroghe, i risultati che non arrivavano mai, mentre l'importo è considerevole, visto che si tratta di soldi elargiti in assistenzialismo, con un'ippica che ancora non è in grado di autosostenersi con le proprie entrate autonome.

Il tutto, mentre l'amministrazione comunale di Livorno ha deciso di impegnare parecchi soldi pubblici per la riabilitazione dell'Ippodromo Caprilli, che era chiuso da anni. Il debutto delle corse è previsto per Ferragosto, dopo vicissitudini anche queste che fanno discutere sull'idoneità della pista, valutata buona per il benessere dei cavalli dai funzionari del Mipaaf, bocciata dal sindacato dei guidatori, allenatori e proprietari, per i quali si è evidenziato un rischio per l'incolumità di atleti umani ed equini, dopo il dissesto conseguente a molti anni di chiusura dell'impianto al pubblico e lavori di rimessa in sesto valutati dai quei professionisti di ippica non all'altezza per la sicurezza.

Esito, la pista si doveva inaugurare qualche giorno fa, ma aprirà a ferragosto forse dopo una ulteriore messa a punto, e speriamo non ci siano incidenti, perché la denuncia alla Procura della Repubblica di Livorno a questo punto è scontata, almeno da parte nostra, per le verifiche sull' idoneità della pista alla sicurezza, se il 15 un cavallo si infortuna e viene soppresso.

Intanto, sul sito del Mipaaf, il 5 agosto scorso, sono stati pubblicati i dati del doping riscontrato a luglio e apprendiamo che ben 4 cavalli sono stati funestati da riscontri positivi al doping il mese scorso. Tra questi, solleva i rumors dei social ippici del trotto, la positività di Quick Star al pramiracetam, uno stimolante del sistema nervoso, cavalla allenata da Holger Ehlert, considerato uno dei top allenatori in Italia, che ha vinto a Modena con quella cavalla; e quella di Dafne di Poggio, positiva all'estranediolo, un metabolita del testosterone, che ha vinto a Montecatini per la scuderia Mistero allenata da Massimo Barbini, ora stoppata dalle corse per 2 anni, nel frattempo venduta a diversa scuderia che la restituirà se le seconde analisi confermeranno lo stop alle corse.

Non abbiamo ancora capito perché il Mipaaf non sequestra preventivamente i cavalli stoppati per due anni, per la loro tutela, visto che tendono a sparire nel nulla con squalifiche così lunghe alle corse.

A nostro avviso andrebbe squalificato per 2 anni l'allenatore, nel caso di doppio positivo, mentre il cavallo andrebbe sequestrato preventivamente per la sua tutela, perché non finisca per sparire nel nulla in quanto non più utile. Lo abbiamo visto succedere troppe volte con i cavalli squalificati per due anni. E la norma ci sembra iniqua dal punto di vista che interessa a noi, la tutela del cavallo, che se è stato per caso dopato, di sicuro non per propria scelta.

Con l'occasione speriamo che la stradiscussa riforma dell'ippica metta mano anche alla tutela dei cavalli trovati dopati con apposito fondo. Una quota consistente di italiani preferisce che i loro soldi, se devono finire nell'ippica, servano a tenere in vita i cavalli, piuttosto che il resto. La parola d'ordine della riforma dovrebbe essere: prima il cavallo, il resto segue.