Passion Return, purosangue irlandese, è sempre stato un buon cavallo quando correva in Italia. Maschio sauro di 6 anni, è stato acquistato da quella che viene considerata la miglior scuderia in corse ad ostacoli in Italia, la Aichner, scuderia che corre anche all'estero e ha totalizzato 3.660.441 di profitti nelle corse con i suoi campioni.
Non dimentichiamoci però che le corse ad ostacoli sono la disciplina più pericolosa per i cavalli, con infortuni spesso letali e quindi che abbisogna di regolamento stringente per la protezione dei cavalli.
Passion Return attualmente non sta andando bene e corre troppo in Francia, a Cagnes sur Mer, con i colori della scuderia Aichner.
Solo nell'ultimo mese ha corso ben 4 volte per un totale di 16mila metri. Troppo per un cavallo, specialmente nella disciplina degli ostacoli.
Ben diverso il trattamento che la scuderia Aichner riserva a L'Estran, baio del 2013 che ha vinto oltre 488mila euro in carriera, e che dal 2019 ad oggi ha disputato solo 3 corse all'anno.
Come funziona, se sei mediocre sei sacrificabile in pista per pochi spicci, e se muori diventi un danno collaterale, mentre se sei campione hai maggiori diritti di sicurezza e benessere?
Pare retorica, sappiamo bene che funziona così anche per gli esseri umani, ma non deve essere tollerato come vizio intoccabile di quella cultura che fomenta diseguaglianze e ingiustizie.
La persistente condanna dei brocchi al sacrificio
Non va bene per spiegare e anche per giustificare la ragione di chi ha vinto, dimenticare i diritti dei meno vincenti, stritolati dal tritagiorno delle corse a ripetizione.
Questa è una logica corrotta che vede chi dovrebbe disciplinare le corse compartecipe dell'ingiustizia. La politica deve assumersi delle responsabilità ponendo un limite nel regolamento alle corse disputabili al mese.
La meccanica dei cavalli, indotti a correre, ancorché apparentemente consenzienti (ma spesso non consenzienti), non giustifica il sacrificio dei meno fortunati. Passion Return non vuole correre gli ostacoli a sfinimento fino a spezzarsi legamenti o gambe.
Nessun cavallo dovrebbe morire per lo spettacolo delle corse. Ci auguriamo di non dover presto stilare un requiem per il pover Passion Return...con esplicito appello alla scuderia Aichner, di rivedere il calendario degli impegni di corsa di Passion Return.