Non dovrà abbandonare la sua stalla nel centro storico di Carovigno (Brindisi), un piccolo pony adottato da un anziano del paese e che rischiava lo "sfratto" perché il regolamento di igiene del Comune vietava di detenere animali che non fossero da compagnia nel centro cittadino.

Maggio 2018. Il Tar di Lecce ha accolto il ricorso dell'anziano, annullando l'ordine di allontanamento dell'animale. Secondo i giudici amministrativi, infatti, la Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia approvata a Strasburgo il 13 novembre 1987, «sebbene non consenta di considerare il pony quale animale da compagnia, non lo esclude espressamente» e quindi ci sarebbero «gli estremi per una interpretazione estensiva del concetto». Il padrone, oltretutto, ha dimostrato che l'animale è tenuto in buone condizioni igieniche e che la compagnia dell'equino giova alla sua salute, come dimostrato dai certificati medici allegati al ricorso.

L'ordinanza di sfratto emanata dal sindaco di Carovigno risale al 6 aprile 2016 e fa seguito ad un sopralluogo dell'ASL veterinaria che segnalava la presenza «di un equino nel centro abitato» in violazione del regolamento di igiene e sanità pubblica che «vieta di detenere nel centro abitato animali non da compagnia». 

All'anziano, ottantenne, era quindi stato intimato lo sfratto del pony, da ricoverare in apposita stalla locata in zona agricola. L'anziano signore aveva reagito depositando al Comune la documentazione medica volta a certificare il pregiudizio alla salute subito a causa dell’allontanamento coatto del pony. Ma è stato il ricorso al TAR, tribunale amministrativo, a sbloccare la situazione. Per fortuna il TAR di Lecce ha dato ragione a Carmelo (il proprietario) e a Maresciallo (il pony), il qual ultimo potrà rimanere a casa sua, nel centro di Carovigno.