A Rosolini, in provincia di Siracusa, ancora una volta il rispetto per il cavallo cede il passo alla goliardia. E un puledro, un pezzato secondo la locandina, diventa il primo premio per la ‘riffa’, appena prima di una sella.

Se da un lato si accredita il fatto allo spirito e allo slancio sincero di chi ha pensato questa iniziativa, dall’altro non è possibile ignorare che fare di animali vivi premi da lotteria è vietato dalla legge.

Oltre che stabilito dal precedente di una Sentenza del Consiglio di Stato n. 6317-’04, che vieta di utilizzare qualsiasi animale vivo come PREMIO-VINCITA-OMAGGIO, questo divieto, dallo scorso luglio, è sancito anche dalla legge regionale Sicilia di tutela animale: Ddl n.40 -100-159-177-191-326 del 12 luglio 2022.

A maggio di quest’anno aveva fatto scalpore il caso di Acate, con analoga problematica: un cavallo messo in palio addirittura nella lotteria del santo patrono. Evenienza rientrata prontamente non appena le autorità acatesi sono state sensibilizzate sulla problematica di tale iniziativa.

Ora, a Rosolini, si rischia il bis.

Horse Angels, nella sua funzione di associazione nazionale accreditata presso il Ministero della salute, che si interessa di tutela legale degli animali, ha già fatto un esposto ai Carabinieri, chiedendo che il primo premio – il puledro pezzato – venga sostituito con altro premio in oggetti.

«Quando si offre un cavallo in premio, non si ha minimamente idea di chi se lo porterà a casa. Quindi di fatto non si sa se il ‘fortunato’ sarà in grado di scuderizzarlo e mantenerlo nel rispetto del suo benessere» ha spiegato Roberta Ravello, presidente di Horse Angels. Che ha inoltre aggiunto: «Siamo certi della super buona fede e dello slancio entusiastico degli organizzatori della lotteria. La nostra segnalazione alle autorità è un deciso invito a rivedere l’elenco dei premi e allinearsi con quanto prevede la legge».