Dopo la positività di un cavallo deceduto, rilevata il 14 di ottobre in seguito all'autopsia, altri quattro animali - tre cavalli e un pollo - dello stesso allevamento sono risultati contagiati dal virus trasmesso dalle zanzare comuni, che può colpire anche l'uomo.

Il riscontro è arrivato grazie all' indagine epidemiologica svolta in modo congiunto dal personale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (Unità di Malattie esotiche e trasmesse da insetti vettori), del servizio veterinario dell'Asl di Caserta e dei rappresentanti del Centro di riferimento Regionale per la Sanità Animale (Cresan).

I tecnici si sono messi a lavoro subito dopo il primo caso di West Nile, campionando gli altri cavalli e i polli dell'azienda, e scoprendo quattro nuove positività. "L'azienda è stata messa in biosicurezza - spiega una nota dell'Istituto Zooprofilattico - ed a seguito di successive analisi su insetti vettori presenti, verrà effettuato un trattamento di disinfestazione. È stato inoltre prodotto un buffer di protezione del raggio di 5 km con epicentro il focolaio, all'interno del quale sono state identificate e saranno campionate tutte le aziende in possesso di specie sensibili".

L'Asl di Caserta evidenzia di aver "istituito una task force per il contenimento dell'infezione".

Ricordiamo che nei cavalli è raccomandata la vaccinazione a partire dall'età di sei mesi contro il virus del Nilo occidentale. Il virus del Nilo occidentale è un'infezione trasmessa da zanzare che può causare una grave malattia e infezioni cerebrali letali negli animali infetti, oltre che essere una zoonosi trasmissibile all'essere umano.