Inutile girarci intorno, la scelta dell'istruttore fa la differenza per il divertimento, il benessere, la salute e anche il successo in equitazione, per te e per il tuo cavallo.
Sceglierne uno o un altro può aprire o chiudere un mondo. E' importante trovare la giusta commistione tra integrità, etica del lavoro e speranze per il futuro, il più possibile a km zero e al prezzo equo per la propria tasca. E lo è il doppio se si affida a questa persona un minorenne, sperando che quella persona lo protegga, come tuteli il cavallo, ai fini di non dover buttare via dei soldi in cure o per cambiare l'animale, con rischi affettivi per la pace mentale del proprio pupillo, per non parlare di rischi di incidenti, con tutto ciò che comportano.
Un cavallo per qualcuno è solo un animale di servizio, ma anche in questo caso non gli dovrebbe mancare nulla per il benessere, perché un cavallo che sta bene è una cavalcatura più sicura per l'incolumità dell'equestre e per la gioia dell'equitazione. L'istruttore giusto guida al cavallo giusto e aiuta a tenerlo in salute.
VARIABILI DA CONSIDERARE PER VALUTARE LA PROFESSIONALITA' DI UN ISTRUTTORE
1. La maggior parte degli istruttori sono squattrinati, ma non è l'abito che fa il monaco
Considerate il costo per mettere su una struttura funzionale per l'equitazione con personale attivo 365 giorni l'anno. Quella dell'istruttore non è oggi una professione particolarmente redditizia, tranne che in un settore di lusso che è l'eccezione, non la regola dei maneggi. Un istruttore si giudica dalla puliza dei box, dalle condizioni di salute ed equilibrio mentale dei suoi cavalli, dalla sua capacità di insegnare a persone e a cavalli, e dalla sua capacità di evitare il più possibile infortuni, non dalla sua macchina, dalla firma sulla sua maglietta o dal costo dei suoi stivali.
2. Personale all'opera in maneggio
Gestire un maneggio è un mestiere difficile, solo per veri appassionati, perché tra rischi, ore di lavoro, reddito scarso quando si amano veramente i cavalli e si fa gli istruttori, non i commercianti di bestiame, i margini sono risicati. Tuttavia, perché ci sia un buon servizio, occorre che in maneggio ci sia chi fa i box, chi prepara i cavalli, chi forma gli equestri. Un bravo istruttore generalmente lavora in una struttura funzionale, dove - che ci siano due o più persone a lavorarci - bastano per il numero di cavalli presenti a far sì che tutto funzioni correttamente.
3. Impegno affinché gli allievi imparino veramente
Un bravo istruttore si impegna perché i suoi allievi imparino, compatibilmente con le ambizioni, talenti e rirsorse individuali, al loro meglio. Se non si impara nulla, se dopo mesi e mesi si è sempre fermi allo stesso punto, forse all'istruttore manca la motivazione, o la competenza, per favorire un apprendimento di successo. O forse il ramo di equitazione scelto non è quello giusto per le proprie attitudini.
4. Specializzazione verso obiettivi particolari
Generalmente gli istruttori si specializzano e vantano i loro brevetti, occorre vedere se si sono specializzati nella direzione dei propri bisogni. C'è chi è bravo nell'addestrare, chi prepara alle competizioni in una determinata disciplina, chi si occupa di equiturismo e via dicendo. Occorre trovare l'istruttore giusto per le proprie aspettative, tasca, inclinazioni.
Aspettative e valutazioni congrue
Sport equestri agonistici: in questi ambienti l'istruttore, se l'allievo è motivato e ambizioso, potrebbe dire che il cavallo non è adatto e spingere verso l'acquisto di un cavallo che ritiene aumenti le possibilità di vincita. Addebiterà il proprio tempo per trovare e provare i vari cavalli, e vorrà ricevere una commissione dalla vendita. Non solo, negli sport equestri i giudici non valutano solo la performance, ma esprimono giudizi anche politici, per i quali sono pagati. Se un allievo con il suo reddito sostiene un maneggio, quindi un sistema economico, forse riceverà valutazioni migliori a parità di prestazione rispetto a chi si allena indipendentemente a casa propria con un cavallo salvato dal macello che non ha arricchito nessuno. Se questo modo di essere degli sport equestri agonistici non ti piace, forse gli sport equestri ad alto livello non sono l'ambiente giusto per te. Può sembrare un'affermazione cinica, ma l'equitazione si divide tra agonismo e amatoriali, e nell'agonismo vige un modo di pensare, di agire e di relazionarsi iper specifico, che non fa sconti al romanticismo.
Istruttori per giovani leve: è un mestiere difficile. I giovani non sono in grado di comprendere la complessità del sistema cavallo, che va dalle abilità personali dell'equestre, a quelle del cavallo, ai vincoli economici. Un buon istruttore per giovani allievi fa del suo meglio per evitare il bullismo in scuderia, per far sentire tutti inclusi, per formare persone, non per sfruttarle. E sicuramente evita rapporti troppo intimi o amicali con le giovani leve.
Autovalutazione: conosci te stesso e saprai quale istruttore fa per te. Trova la disciplina in cui puoi dare il tuo meglio relativo divertendoti e in quell'ambito cerca l'istruttore, lasciando perdere tutto il resto. Visita il maneggio, osserva l'istruttore al lavoro, fai domande e discuti sui metodi di allenamento in modo da sapere in anticipo se sarai a tuo agio a lavorare con quella persona. Riconosci i tuoi limiti, anche come abilità e attitudini. Non pretendere che il cavallo o l'istruttore facciano per te l'impossibile. Tutto si può migliorare, ma un coniglio non può diventare un leone e una capra non può diventare una gazzella.
Settare i limiti: anziché farti trascinare chiarisci gli obiettivi. Decidi a quale livello vorresti partecipare e lavora per raggiungere l'obiettivo. Comunica all'istruttore cosa ritieni inaccettabile per tracciare le linee di confine per te e per il tuo cavallo. Sii realistico su quanto vuoi o puoi investire economicamente e comunicalo a scanso di equivoci.
Pippe mentali: gli equestri tendono a portare in maneggio le loro fisime e a trasferire sui cavalli i propri problemi. E' il peggio che si possa fare per progredire nella vita e con i cavalli. Renditi conto che per costruire veramente una partnership valida con un cavallo, occorre rispettare i suoi parametri e lasciarlo vivere a suo modo, al suo meglio, secondo le sue specificità di razza, temperamento, età, condizioni di salute.
Localizzazione: l'occhio del padrone ingrassa il cavallo. Generalmente parlando, meglio trovare un istruttore locale, tenere il cavallo frequentemente sott'occhio, assistere al suo addestramento a scanso di abusi. La localizzazione è ancora più importante quando il portafoglio detta legge e la disponibilità non è illimitata. Quindi occorre valutare l'istruttore migliore - relativamente alle proprie esigenze - nella zona in cui si vive, relegando a workshop occasionali la formazione particolare con istruttori itineranti.
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