Le donne iraniane sono attratte dagli sport equestri per lo più attraverso la famiglia e le conoscenze. Essere coinvolte in questo sport non è visto da loro come la realizzazione.
A teorizzarlo è uno studio del 2017 di Ladan Rahbari (PhD, MA, BA) una sociologa antropologa femminista che lavora a Gent, in Belgio, almeno per quanto riguarda le equestri amatoriali di Teheran, alle quali è dedicato lo studio.
Nelle donne prese in considerazione per la ricerca, lo sport equestre non rappresenta una svolta nella vita ma una traiettoria di passaggio.
Solo i punti di svolta provocano cambiamenti radicali nella vita delle persone, ma per le donne iraniane, lo sport in generale, anche l'equestre, è solo un'attività di passaggio.
Le partecipanti allo studio non hanno spiegato l'interesse per l'equitazione come un modo per sviluppare abilità e indipendenza reali nella vita, bensì come modo per partecipare a un'attività di piacere che genera emozioni positive come il senso della libertà e l'euforia temporanee.
Il gruppo di studio ha inoltre collocato l'equitazione tra gli sport per ricchi.
Poiché il collocamento sociale opera attraverso sistemi patriarcali e patrilineari in Iran, dove la ricchezza è concentrata nelle mani degli uomini, l'equitazione non è vista dalle donne iraniane come fonte di cambiamento radicale nell'accedere alle risorse economiche, neppure se l'equitazione è uno sport dove in teoria uomini e donne possono competere nelle stesse gare.
Il controllo del potere economico è sempre nelle mani maschili, e la competizione in equitazione non cambia, per le donne iraniane, la distribuzione delle risorse.
La carriera sportiva in equitazione non è solo sbarrata dall'assenza di controllo sulle risorse economiche della famiglia, ma anche dal fatto che la donna, una volta adulta, deve dare la precedenza a tempo pieno alle cure per la famiglia.
Inoltre, le donne intervistate in questo studio hanno affrontato la questione di un concetto stereotipato di femminilità come ulteriore ostacolo al loro ingresso nell'arena sportiva.
Sport con elevata fisicità, come l'equitazione, non fanno parte degli ideali femminili iraniani.
Lo studio ha infine mostrato che l'interesse come passatempo per l'equitazione è maggiore laddove lo status sociale è più elevato. Laddove i soldi non sono molti, la strada per l'equitazione appare ancora più sbarrata.