Incitatus è stato un cavallo vissuto a Roma antica durante il regno dell'imperatore Caligola, il quale, secondo la leggenda, si riprometteva di nominarlo console.

Storia

Incitatus era il cavallo protagonista della scuderia dei Verdi, una delle scuderia della corsa dei carri di Roma, di cui l'imperatore Caligola era un sostenitore. Secondo Svetonio, l'imperatore donò a tale scuderia una stalla di marmo con una mangiatoia d'avorio, una coperta di porpora e un colletto tempestato di gioielli per Incitatus; inoltre, sempre secondo Svetonio, l'imperatore ordinava il silenzio generale nei quartieri della scuderia durante le notti precedenti a gare importanti e Incitatus era solito partecipare a banchetti formali con i dignitari di Roma, invitati a suo nome. Secondo Cassio Dione, l'imperatore faceva servire al cavallo avena mista a oro e lo aveva anche nominato sacerdote.

Celeberrimo episodio del quale Incitatus fu protagonista avvenne quando Caligola manifestò la propria volontà di nominare Incitatus alla carica di console, massimo magistrato dello Stato romano; tuttavia, tale nomina non avvenne mai. Sembra che Incitatus perse solo una gara nella sua vita e si narra che, a seguito di ciò, Caligola ordinò al boia di uccidere lentamente l'auriga che aveva gareggiato per assicurarsi che soffrisse.

Giudizio storico

Gli storici moderni suggeriscono che il trattamento di Incitatus da parte di Caligola fosse uno scherzo elaborato inteso a ridicolizzare e schernire il Senato romano o forse era una forma di satira con l'implicazione che un cavallo potesse svolgere i doveri di un magistrato; gli storici antichi, invece, utilizzarono l'episodio quale esempio della presunta follia dell'imperatore.

Insomma, sebbene non si sappia con certezza se Caligola avesse effettivamente intenzione di “promuovere” il suo cavallo, quel che è certo è che non ne ebbe il tempo: fu assassinato dalla propria guardia pretoriana dietro istigazione di alcuni senatori.

Origini del cavallo

Era un cavallo di origini spagnole grigio chiaro di nome Porcellius, che significa “maiale”. Bello, maestoso, forte e veloce, ben presto fu ribattezzato da Caligola in Incitatus (lat. Incitatus dal piede veloce).

Curiosità

Caligola e’ stato un uomo avido, vizioso, crudele, che godeva di sanguinose rappresaglie e considerandosi un dio, ricopriva il proprio cavallo di onori e doni.

Caligola era considerato pazzo per la crudeltà disumana, un legame vizioso con sua sorella, l’eccessiva permissività, e il suo atteggiamento nei confronti del cavallo non fece che rafforzare l’opinione pubblica negativa sull'uomo.

Il fine carriera di Incitatus

Il cavallo perse tutti i privilegi e i doni dopo la morte di Caligola.

Inciatus visse in una stalla ordinaria, ma continuò ad essere chiamato "console". Sembra che non sia stato separato però dalla cavalla Penelope, che Caligola aveva nominato come moglie di Incitatus, perché questo sarebbe stato considerato crudele e ingiusto nei confronti della coppia.

Il mito del cavallo Senatore

La storia del cavallo Incitatus nominato senatore per dimostrare che anche un cavallo avrebbe potuto far meglio degli altri senatori romani è ormai proverbiale, ma sembra sia stata ingigantita nel corso dei secoli. L’animale non divenne mai senatore e l’idea di Caligola pare fosse piuttosto quella di farlo console.

La leggenda di Incitatus senatore deriva dalle storie sull'imperatore Claudio, il sucessore di Caligola. Si diceva che per escludere Incitatus dal titolo dei senatori, tolse i pagamenti alla razione giornaliera, congedò gli stallieri e, di conseguenza, dato che non poteva più superare la qualifica finanziaria per la rielezione, Incitatus perse il titolo.

In seguito, Claudio, dirà ironicamente al popolo di essere stato l’unico senatore che non dava consigli stupidi, non aveva ucciso nessuno e non aveva scatenato una sola guerra.

La parola “incitat” cominciò ad essere usata come citazione di “un esempio di tirannia, di arbitrarietà, che si attua, nonostante la totale assurdità degli ordini, per nominare una persona del tutto inadatta all’incarico.