Tra autobiografia e fiction, con coraggio e sensibilità, il film The Tale - di Jennifer Fox - ci conduce alla scoperta del suo trauma rimosso e di un'ingiustizia devastante, quella che spesso colpisce i minori vittime di abusi sessuali nello sport.

Ci raccontiamo storie per vivere, per andare avanti, per metabolizzare il trauma e alle volte anche per cancellarlo per non sentirsi in colpa.

E' così che Jenny Fox aveva trasformato il suo dolore in una storia bellissima, in un amore speciale, che l'aveva salvata dalla banalità e dall'invisibilità, e che l'aveva fatta sentire una prescelta. Quando invece era una vittima, troppo piccola per rendersene conto.

E' solo quando sua madre si imbatte nei suoi scritti di adolescente e comincia a fare domande che il subconscio della protagonista viene smosso per un'indagine - interiore e non - che la porterà a rielaborare il passato.

E' una storia vera.

cq5dam.web.1200.675Per decenni, la brava documentarista, candidata a un Emmy Award - Jennifer Fox - ex appassionata di cavalli ed equitazione, guardava al passato, alla sua "prima relazione", con affetto e orgoglio. Poi quel racconto è emerso da un vecchio scatolone, per tormentare la coscienza di un'anziana madre, e cambiare forse il corso della vita di una donna adulta, equilibrata ed efficiente.

The Tale è la rielaborazione, tra fiction e memoriale, di molestie sessuali di cui è vittima una tredicenne appassionata di cavalli che, nella vita adulta, per tentativi, errori, correzioni, confronti e sottrazioni, arriva ad accettare il dolore e a denunciare il torto subito dal maestro di jogging compagno dell'istruttrice di equitazione e da quest'ultima medesima, complice degli abusi del compagno sulle proprie allieve. Procacciatrice di prede, si direbbe, con un passato torbido alle spalle.

Jenny dopo la rielaborazione, finalmente, a distanza di molti anni, denuncia l'uomo, che è poi l'unico modo di prevenire che ci siano altre vittime.

Un'auto-indagine che ha una rilevanza particolare oggi, nell'era del #MeToo, in cui le vittime di abusi sono finalmente sostenute, incoraggiate a superare la vergogna e la paura del giudizio altrui per mettere in piazza la soggettività della propria sofferenza e la realtà della prepotenza, dell'umiliazione e della deumanizzazione che subiscono le vittime dei predatori sessuali, in questo caso nello sport.

Giustamente inclusa tra le candidature agli Emmy 2018 per questo ruolo, Laura Dern è l'interprete di Jenny nel trasmetterci l'innocenza di una bambina che si innamora del proprio istruttore e il fascino contorto e malato di istruttori che abusano sistematicamente degli allievi loro affidati, allontanandoli dalle famiglie per compiere meglio i propri misfatti.