In Giappone invece di buttare via tutti i cocci rotti di un vaso, esso viene riparato. Tra un pezzo e l’altro mettono dell’oro fuso in modo tale che, una volta che il vaso è ricomposto, le ferite possano brillare.Cosi’ faccendo ne valorizzano ogni singola crepa attraverso un procedimento sofisticato che prende il nome di “Kintsugi”.
Kintsugi vuol dire “riparare con l’oro”. E’ una pratica che consiste nel riparare gli oggetti rotti con materiali preziosi, oro e argento colato, per risaltarne le crepe, le spaccature.
Ogni cosa, nella sua imperfezione, esteriore ed interiore, può diventare un soggetto unico, dove le crepe del tempo passato, della vita vissuta, sono il valore aggiunto, ciò che rende speciale l'insieme.

Secondo questa filosofia, quando qualcosa si rompe, si spacca, si lacera, racconta una storia, diventa più bello, più prezioso, più raro e unico.
La ferita non è più una colpa, qualcosa di cui vergognarsi, ma diventa un simbolo da portare con fierezza. Con questa tecnica non c’è alcun tentativo di nascondere il danno ma, anzi, la riparazione del vaso viene illuminata di una nuova luce. Si ritrova la bellezza nel difetto. E’creare nuove armonie, è impreziosire ciò che era già bello.La vita è integrità, ma è anche rottura. E non sarebbe tale senza cadute rovinose e rialzate leggendarie.
Come il vaso, come l'uomo, anche il cavallo deve poter essere fiero di mostrare i segni di ciò che ha superato con fatica, con la malattia, l'infortunio, la vecchiaia.
In un’epoca in cui si butta tutto ciò che non è nuovo, perfetto, sano, incluse delle vite, dove non c'è spazio per il dolore, per il rimorso, per l'amore, questa filosofia del kintsugi ci insegna che non è vero che quando una cosa è rotta e non sarà più come prima allora vale di meno, una volta riparata varrà di più, perché saprà di vissuto.
Cosi’ un legame spezzato, rotto o lacerato, volendo lo si puo’ rinsaldare con più forza, unire con le fila di una relazione più significativa di prima. Rimettere insieme i pezzi crea una nuova forza. Tenersi il cavallo invecchiato, infortunato, ammalato... riempie di luce nuova il suo proprietario, rinnovandone il valore, impreziosendone il cuore.