La questione posta dall'animalità nella filosofia italiana, che si contraddistingue da quella anglosassane, non è quella di trasformare gli animali non umani in quasi-soggetti; è invece quella di trasformare i soggetti umani in quasi-animali.

L'animale è un "operatore politico", che definisce il significato storico e il funzionamento di "umano", in uno spazio topologico, dove il dentro e il fuori, la prossimità e la distanza, la somiglianza e l'alterità/stranezza non sono proprietà fisse ma esiti dinamici. dove la sofferenza degli animali diventa il più grande enigma che la teologia deve affrontare. Parlare di teologia animale non è una vana ambizione della teologia o un mero atto sentimentale; è piuttosto uno strumento importante che potrebbe aiutare l'essere umano a trovare un rapporto più “giusto” tra il mondo finito in cui vive e quello infinito che non conosce. Umani, animali e piante sono chiamati agli stessi Felice Cimatti e Carlo Salzani, "The Italian Animal: A Heterodox Tradition", introduzione a Felice Cimatti e Carlo Salzani (a cura di), Animality in Contemporary Italian Philosophy (Basingstoke: Palgrave Macmillan, 2020), pp. 1-18 destino.

L'animale italiano: una tradizione eterodossa

Carlo Salzani

Introduction to Felice Cimatti and Carlo Salzani (eds.), Animality in Contemporary Italian Philosophy (Palgrave Macmillan), pp. 1-18

Lo studio in pdf tradotto in italiano