La morte di un cavallo in Giappone e le accuse di crudeltà sugli animali hanno scatenato una protesta nazionale contro un famoso festival shintoista in una città di montagna giapponese. Le autorità hanno promesso riforme, ma questo evento di 680 anni può cambiare abbastanza da garantirne il futuro?

Il festival di Ageuma consiste in fantini vestiti da antichi guerrieri della tradizione che cavalcano su una ripida collina e devono saltare un muro di fango.

Lo stretto tratto finale sotto il muro è fiancheggiato da dozzine di uomini che si tengono per mano e cantano. Il loro ruolo è quello di aiutare il cavallo e il cavaliere del loro distretto a superare le vette: la tradizione vuole che ogni cavallo che salta oltre il muro benedica il raccolto.

Ma gli incidenti sono spesso dietro l'angolo. La maggior parte dei 18 cavalli che partecipano ai due giorni del festival non riescono a superare l'ostacolo.

Nell'ultima edizione, un cavallo è stato abbattuto dopo essere caduto dalla collina e essersi fratturato la gamba sinistra, provocando un'ondata di dolore sui social media. Anche altri cinque cavalli sono rimasti feriti, così come un cavaliere.

Fino a quest'anno, il festival era stato considerato un gioiello nella corona culturale della prefettura di Mie, nel Giappone centrale.

L'Ageuma Shinji - festival dei cavalli che si "innalzano" sulla collina - si tiene tradizionalmente il 4 e 5 maggio di ogni anno, ed è stato elencato dal consiglio per l'istruzione come "un bene culturale immateriale" della storia del Giappone.

Ma, dopo un intervallo di tre anni imposto dalla pandemia, sembra che l'umore del pubblico sia cambiato.

La morte nel 2023 del cavallo a nome Merzouga ha provocato la protesta e la prefettura ha ricevuto 1.000 reclami. Una petizione per porre fine al rito ha raccolto più di 31.000 firme e la questione è stata persino discussa nel parlamento giapponese.

Ora, in una vittoria per gli attivisti, il governo della prefettura ha annunciato che rivedrà la pendenza e la struttura del muro in linea con le preoccupazioni per il benessere degli animali.

Gli animali non dovrebbero mai soffrire per divertimento. Eppure, l'Ageuma Shinji Festival nella prefettura di Mie, in Giappone, era diventato un esempio angosciante di crudeltà sugli animali mascherata da divertimento.

Durante il festival, i cavalli sono costretti a correre su una ripida collina e superare un imponente muro alto due metri, il tutto sopportato da abusi verbali e punizioni fisiche da parte degli spettatori. Video e fotografie rivelano gli scioccanti atti di violenza inflitti a queste creature innocenti, con gli spettatori che le schiaffeggiano, ricorrono a corde, bastoni e fruste per costringere i poveri cavalli ad avanzare.

La tragica morte di Merzouga, che ha dovuto subire l'eutanasia dopo essersi rotto una zampa, ha suscitato indignazione e ha spinto l'ONG Life Investigation Agency a presentare denunce penali contro oltre 130 persone associate all'evento. Queste denunce evidenziano la palese violazione delle leggi sul benessere degli animali e fanno luce sull'ambiente insicuro e angosciante a cui sono sottoposti i cavalli.

Lamentele di crudeltà sui cavalli all'Ageuma Shinji Festival sono state sollevate per quasi 20 anni. Nonostante le dichiarazioni di impegno con le organizzazioni per il benessere degli animali e il governo locale, la risposta inadeguata da parte dei funzionari del santuario e del consiglio comunale richiede finalmente un'azione più forte.

Un portavoce di Tado Taisha, il santuario che ospita il festival a Kuwana, 100 km a est di Kyoto, ha detto alla BBC che si tratta di un antico rito shintoista che risale al periodo Nanbokucho (1337-1392).

Ma esattamente quando è iniziata la volata in salita con i cavalli non è chiaro. La prima prova indicata dalla prefettura è un riferimento al "cavalcare su per la collina" nel 1794, ma non si fa menzione di un muro fino al 1938. Le prime prove filmate della presenza del muro di fango sono apparse nel 1951.

Ren Yabuki, il direttore dell'organizzazione ambientalista Life Investigation Agency (LIA), non pensa che gli agricoltori avrebbero sottoposto in antichità i loro cavalli a un tale calvario, quando ancora dipendevano dagli animali per il sostentamento. Il muro di fango da superare, sarebbe dunque un'addizione moderna per attirare più visitatori al santuario rendendo l' inerpicata più spettacolare.

Quattro cavalli sono morti ad Ageuma negli ultimi 15 anni, secondo la Prefettura di Mie.

Il dottor Koichi Aoki, un veterinario della Japanese Coalition for Animal Welfare, ha condotto una campagna per 21 anni per abbassare il muro e il pendio ad Ageuma e migliorare le condizioni di sicurezza per i cavalli.

Durante tale periodo, h presentato tre denunce ufficiali alla polizia, nessuna delle quali ha portato a un procedimento giudiziario. Una denuncia è stata respinta perché all'epoca "picchiare" e "calciare" non erano considerati abusi sugli animali.

Ma nel 2020 le leggi giapponesi sul benessere degli animali sono state ampliate per includere il reato di "costringere un animale a lavorare troppo" e, secondo il dottor Aoki, quanto richiesto ai cavalli a detrimento della loro vita al festival si configura ora in questo ipotetico reato.

Il dottor Aoki ritiene che la campagna social per riformare o abolire il festival abbia avuto un impatto reale. "Fino ad ora eravamo solo noi a chiedere cambiamenti. Ma improvvisamente la gente ha capito cos'è veramente questo festival", ha sostenuto nelle interviste.

Il proprietario del cavallo morto è un distributore locale di riso. Dopo essere stato preso di mira sui social media, ha rilasciato una dichiarazione, chiedendo scusa per la morte del purosangue. Ha negato di aver maltrattato il cavallo, che correva sotto il nome di Merzouga, e ha spiegato che è stato soppresso su consiglio del veterinario e secondo regolamento. Ha detto di aver partecipato al festival senza incidenti per 20 anni, "per senso di responsabilità e per amore della tradizione".

Il comunicato proseguiva affermando che il proprietario e la sua famiglia avevano ricevuto molti "messaggi di rabbia e rimprovero", ai quali non avevano potuto rispondere perché si trovavano "in uno stato mentale instabile" dopo l'incidente.

Gli attivisti sono preoccupati per l'impiego nel festival di cavalli da corsa a fine carriera come Merzouga, perché i purosangue sono poco adatti al percorso rispetto alle vecchie razze di cavalli giapponesi, che erano più piccole e più tozze. Ma ora i cavalli nativi si trovano raramente mentre i purosangue a fine carriera sono economici da riscattare per impiegarli nelle corse della tradizione.

Ma le stesse qualità che consentono ai purosangue di correre veloci - uno scheletro leggero e un corpo muscoloso e forte - li espongono anche a un rischio maggiore di rompersi gli arti, e quindi non sono cavalli adatti a un percorso irto e scivoloso di montagna, sostanzialmente costruito nel fango.

Se non si riesce a cambiare la razza dei cavalli che partecipa al festival, ci sono altri possibili cambiamenti che si possono improntare per diminuire i rischi per la sicurezza.

Abbassare il muro

Inizialmente la prefettura ha affermato che alcuni comportamenti durante l'evento di quest'anno erano "inappropriati", ma si è fermata prima di definirlo un abuso.

Tuttavia, a seguito della riunione annuale sulla salute e la sicurezza, il 19 giugno 2023  la prefettura ha proposto modifiche al festival che sarebbero "accettabili per la società sulla base del concetto di benessere degli animali".

Hanno annunciato che l'intera struttura della collina, compreso il muro, sarebbe stata rivista e hanno promesso di migliorare il modo in cui vengono gestiti i cavalli.

Anche gli eventi tradizionali vanno infatti modificati per adattarsi all'etica moderna e alle convenzioni sociali.

Chissà che prima o poi non succeda anche per il Palio di Siena o per l'Ardia in Sardegna, di cambiare il percorso, giacché quello tradizionale è pericoloso per cavalli e fantini.

Di più su questo argomento:

  1. Sakiko Shiraishi, Hideharu Tamura, Vibeke Venema, BBC (1 July 2023), "How a horse's death may lead to reform for ancient Japanese festival."
  2. Makoto Takada, The Asahi Shinbum (8 June 2023), "Shinto festival in Mie blasted over mistreatment of horses."
  3. Julian Ryall, South China Morning Post (4 July 2023), "In Japan, a horse’s death spurs calls for festival of ‘obvious’ animal abuse to be cancelled."
  4. Stuti Mishra, Independent (4 July, 2023), "Death of horse during centuries-old riding festival in Japan prompts outcry over animal abuse."
  5. Himari Semans, Unseen Japan (22 June 2023), "Activists: Shinto Shrine’s Horse Jumping Festival is Animal Abuse."