Alberto Sordi se fosse ancora vivo celebrerebbe quest'anno il centenario. Molte delle sue idee sono però ancora attuali, anzi, futuristiche, perché ancora non attuate.

l  cavalli oggi non se la vedono bene, men che meno con il discorso del ricollocamento a fine carriera. Non è cambiato niente dal 2003, l'anno in cui morì l'attore, che è stato uno dei primi proto animalisti italiani per la tutela degli equini.

Si pensi che Horse Angels è nata nel 2009 e che nulla di quello che c'era stato prima di Horse Angels per la tutela degli equini ha resistito all'erosione del tempo verticalizzando un consolidamento.

Tornando ad Alberto Sordi, l'attore aveva adottato parecchi cavalli dell'esercito che rischiavano di andare al macello dopo una vita di servizio pubblico. Era stato sensibilizzato, o meglio traumatizzato dal fine carriera dei cavalli, dopo aver girato Nestore, l'ultima corsa, storia del vetturino Gaetano e del suo cavallo bianco a nome Nestore. Ad un certo punto, perché anziani, Gaetano deve entrare in ospizio e Nestore al macello. Un fine carriera impietoso per entrambi, da cui le parole di Alberto Sordi:

Difendo
cavalli e uomini anziani
dalla rottamazione”

in una intervista rilasciata a Salvatore Giannella.

In pratica, per girare il film era entrato nel mattatoio romano e ne era rimasto sconvolto. Da quel momento si era dedicato al Progetto Nestore, forse il primo progetto italiano dedicato a salvare i cavalli a fine carriera con fondi pubblici, cavalli che poi avrebbero potuto dedicarsi a servizi socialmente utili, come l'assistenza terapeutica a persone in stato di fragilità. I soldi per finanziare il progetto sarebbero dovuti essere quelli della scomparsa Unire. Il progetto ovviamente non è mai stato realizzato.

Il problema è ancora attuale a ancora irrisolto per i cavalli, generalmente parlando.

Oggi l'ippica ha un deficit di molti milioni di euro e pare impossibile mettere da parte qualcosa per il ricollocamento dei cavalli da corsa.

Per quanto riguarda i cavalli delle Botticelle romane, in caso di bisogno, i vetturini sanno che possono contare su Horse Angels per il ricollocamento dei cavalli a fine carriera. Ma non ci sono risorse pubbliche per questo scopo, né un terreno demaniale dato in concessione ad associazioni come Horse Angels per poter adempiere in modo facilitato agli scopi statutari, garantendo più sostenibilità ad un programma di affidi e adozioni.

Per i cavalli degli sport equestri, non esiste alcun programma strutturale, finanziato, per il ricollocamento.

Insomma, Alberto Sordi è morto nel 2003 senza vedere sostanzialmente realizzato il suo sogno di un pensionario per cavalli anziani sostenuto anche con risorse pubbliche. E nel 2020 tale pensionario, che agisca nell'immaginario collettivo come "cerotto" alla ferita del fine carriera impietoso dei cavalli, ancora non esiste.