Quando ha iniziato con i cavalli e perché?

Ho cominciato a vivere i cavalli quando avevo due anni e sono stato molto fortunato perché mio padre era un pugile, ma il suo manager era un cowboy. Per quest'ultimo, io ero il figlio che non aveva mai avuto. Oltretutto in California, dove vivevo, c’erano cavalli ovunque, addirittura a scuola. Questo è equivalso a crescere al momento giusto e nel posto giusto per una carriera nel mondo dei cavalli. Oggi, cavalli a scuola, temo sia un'utopia per la maggior parte dei giovani. 

Quando e come è iniziata la sua avventura nell’horsemanship?

Ho iniziato con l’horsemanship perché l'equitazione tradizionale mi causava frustrazioni. Da bambino con i cavalli avevo un approccio istintivamente naturale, ma arrivato ai vent’anni, la spontaneità era andata perduta per imitare gli addestratori a cui mi rifacevo al tempo.

Con i metodi tradizionali di quel tempo, lavorare con i cavalli significava costringerli contro il loro volere e un giorno arrivai alla conclusione che mi trovavo senza soldi e con cavalli che sgroppavano. Volevo guadagnare dei soldi andando a cavallo, ma non mi piaceva combattere contro di loro; quindi fui fortunato perché conobbi un uomo di nome Troy Henry, un uomo di cavalli vero, che mi insegnò la differenza tra l'essere un addestratore e l'essere un uomo di cavalli. Non ci avevo mai pensato e d’un tratto mi fu chiaro che c'era una bella differenza: potevi essere un uomo di cavalli e un addestratore, ma essere un addestratore, non faceva di te automaticamente un uomo di cavalli. Quindi, usando la comunicazione, comprensione e psicologia, invece che la meccanica, la paura e l’ intimidazione, capii quale era la strada giusta e buttai via tutte le imboccature severe che avevo, buttai via i luoghi comuni che mi facevano agire contro il cavallo e iniziai a fare le cose con il cavallo e per lui.

Qual è il suo prossimo obiettivo?

Beh, il mio obiettivo è sempre lo stesso: rendere migliore il mondo per i cavalli e le persone che li amano. Se posso aiutare le persone, posso aiutare i cavalli.

Cosa pensa riguardo alla tutela dei cavalli, che è un fenomeno importante negli Stati Uniti?

Penso che la tutela dei cavalli e l’avere a cuore il loro benessere siano aspetti importanti nella nostra cultura. Prima di tutto, ci sono molti cavalli che non hanno un futuro ma solo un passato. Sono stati vittime di abusi e reagiscono di conseguenza, trovandosi poi in una situazione di precarietà. Oggi però viviamo in un mondo più compassionevole e quindi quei cavalli possono essere recuperati aiutando le persone a gestirli in modo più sicuro, etico ed efficace. Questo permetterà ai proprietari di avere cavalli più performanti allineando cuore e ambizione.

Cosa pensa dell’uso della forza e del dolore nelle discipline equestri?Pat Parelli

Un paio di anni fa una mia cara amica, di nome Lori Northrup, creò una fondazione per i Tennessee Walking Horses, la quale avvocava per il barefoot e contro le ustioni chimiche, volgarmente dette “soring”. C’è una città nel Tennessee dove si svolge periodicamente l'evento dedicato alla disciplina e l'intera industria che ci gira intorno si è quasi fermata di colpo quando sembrava passassero le leggi che avrebbero bandito la pratica dell'ustione chimica. Hanno iniziato a mettere in carcere quelle persone che ustionavano i cavalli perché alzassero i piedi in quel passo militare tipico della disciplina.

Però sai, questo accade in ogni settore equestre: ci sono persone che fanno le cose al cavallo e non con il cavallo e per il cavallo. Ci sono persone che usano la meccanica, la paura e l’intimidazione per costringere i cavalli a determinate azioni. L’uso della comunicazione, comprensione e psicologia per relazionarsi ai cavalli sono campi relativamente nuovi di cui oggi le persone inziano a prendere atto. Questa è la ragione per cui chiamo l'intero approccio ‘equitazione naturale’, risulta istintivamente più a misura di cavallo, naturale per lui. Ogni cavallo che ho incontrato in vita mia risponde ad amore, linguaggio condiviso e leadership, ma dobbiamo imparare a usare e dosare questi ingredienti per una comunicazione più efficace.

Grazie a Pat Parelli per il tempo che ci ha dedicato!


Chi è Pat Parelli, approfondimento:

Pat Parelli, nato nel 1954, è un addestratore americano di cavalli che pratica una forma di equitazione ispirata a un maggiore rispetto per il cavallo, dalla cui filosofia è nato il Programma di Corsi Parelli di Equitazione Naturale.

Biografia
Parelli è nato nel 1954 a Livermore, in California. Da bambino ha lavorato come stalliere per le strutture equestri vicine. Ha gareggiato in rodei durante la scuola superiore e poi si è laureato presso l'Università Statale di Fresno con una laurea in zootecnia. Successivamente ha gareggiato in rodei facendovi carriera fino agli anni 70. Negli anni 80 ha cominciato a sviluppare un percorso alternativo ispirato a una maggiore tutela del cavallo rispetto ai metodi tradizionali di addestramento.

Vita personale 
La prima moglie di Parelli è stata Karen, con la quale ha generato due figli. Il loro figlio Caton è nato nel 1984 con una grave disabilità e si temeva che non avrebbe mai potuto camminare o parlare. Tuttavia, il bambino ha superato le sue difficoltà e ha imparato a parlare, a cavalcare cavalli e da adulto ha gareggiato con gli American Quarter Horses nelle discipline del cutting e del reining. Karen è stata coautrice del primo libro di Parelli, Natural Horse-Man-Ship. Karen e Pat divorziarono; Karen si è poi risposata con un uomo chiamato Jim Hagen e oggi con lui è titolare di un programma di equitazione in California chiamato Natural Hoofprints.

La seconda e attuale moglie di Parelli è Linda, nata Paterson nel 1958 a Singapore e cresciuta in Australia, dove ha conosciuto Pat nel 1989. Ha aiutato a coordinare e promuovere i corsi di Pat in Australia e si è trasferita in America nel 1992. È il secondo matrimonio per entrambi. Dal 1996, il binomio Linda e Pat ha la sua sede operativa principale a Pagosa Springs, Colorado. 

Linda Parelli 
Linda si trasferì in Australia quando era bambina e presto convinse i suoi genitori a comprarle un cavallo e poi due. Quando era giovane equitava nel Pony Club e competeva in delle gymkhane. Da adulta ha cominciato a lavorare come estetista ma languiva la mancanza dei cavalli. Dopo essersi presa un purosangue inglese e avendo difficoltà nella gestione, ha tentato di utilizzare i metodi di dressage per la formazione ma li trovava noiosi. E' passata dunque a un corso Parelli, che aveva conosciuto tramite video diffusi. I due nel tempo s'innamorarono e sposarono. La competenza di Linda nelle materie di marketing e comunicazione è stata utile per contribuire a ciò che Parelli è oggi nel mondo dei cavalli.

Equitazione naturale 
Nel 1981, Parelli è arrivato all'attenzione del pubblico quando si è esibito cavalcando un mulo nel National Reined Cow Horse Snaffle Bit Futurity. Dal novembre 1983 al gennaio 1984, lui e il dottor Robert M. Miller hanno scritto insieme una serie di quaderni sul cavaliere stile western intitolati "Uno sguardo nuovo a una metodologia vecchia".  Parelli è ampiamente accreditato all'interno della comunità equestre internazionale dell'equitazione naturale grazie alla sua capacità di commercializzare le proprie idee e tecniche. 

Link al video dell'intervista pubblicato su facebook