Tutti i cavalli, atleti e non, possono sviluppare problemi di affaticamento muscolare e di infiammazione che portano a maggiore rigidità, se non altro con l'avanzare del tempo.
Il rimedio più comune sono i FANS antinfiammatori. Tra quelli più conosciuti il Bute, che però non è esente da rischi collaterali con il sovradosaggio o lunga esposizione nel tempo, aumentando il rischio di ulcere gastriche o colite, insieme ad altri potenziali impatti negativi sul fegato e sui reni.
Ci sono momenti in cui i farmaci antinfiammatori sono una necessità e salvano la vita al cavallo. Tuttavia, se una patologia si cronicizza, si può aprire la necessità ad un approccio olistico ricorrendo alla fitoterapia che non richiede ricetta medica e offre risultati significativi nel tempo per ridurre infiammazione e dolore senza effetti collaterali. I principi attivi più utilizzati sono 3: boswellia, curcuma e bromelina.
Boswellia:
Viene spesso chiamata incenso indiano. In realtà è un albero che cresce nelle regioni montuose aride dell'India, del Nord Africa e del Medio Oriente. È la resina di questo albero che viene utilizzata per la medicina e l'aromaterapia.
Nella medicina ayurvedica si è scoperta la Boswellia e i suoi benefici osservando gli elefanti rosicchiare l'albero per ottenerne la resina. I testi ayurvedici tradizionali raccomandano la Boswellia per l'artrite, la diarrea, la tigna, le malattie della pelle e del sangue, l'ittero e il supporto del fegato. La medicina e la farmacologia moderne indicano fortemente il suo uso come resina anti-artritica, antinfiammatoria, analgesica ed epatoprotettiva (di supporto del fegato).
La boswellia agisce attraverso meccanismi molto diversi rispetto ai FANS. La maggior parte dei farmaci per ridurre l'infiammazione negli animali funzionano come inibitori dell'enzima COX (ciclossigenasi). La boswellia agisce inibendo gli enzimi lipossigenasi (LOX), che contribuiscono in modo potente all'infiammazione e al dolore. Inibendo gli enzimi LOX, la Boswellia blocca la sintesi dei leucotrieni. I leucotrieni svolgono un ruolo importante nella promozione di una serie di malattie, inclusi problemi articolari e disturbi intestinali.
La boswellia può anche inibire la rottura dei tessuti connettivi da parte del fattore alfa di necrosi tumorale, un potente agente infiammatorio nel corpo.
Per i cavalli si trova in integratori alimentari.
Curcuma
È anche conosciuta come zafferano indiano. La curcuma è un prodotto della Curcuma longa, pianta perenne rizomatosa che appartiene alla famiglia dello zenzero. La curcuma deriva dal rizoma della pianta: le radici.
Tradizionalmente la curcuma è stata utilizzata nella medicina ayurvedica e tradizionale cinese per rafforzare l'energia complessiva del corpo, alleviare i gas, migliorare la digestione, curare distorsioni e gonfiori e alleviare l'artrite. Alcuni paesi dell'Asia meridionale la usano come antisettico per tagli e ustioni a uso esterno. Per uso interno è usata come agente antinfiammatorio e come rimedio per i disturbi gastrointestinali.
Moderni studi in vitro rivelano che la curcuma è un potente antiossidante, antinfiammatorio e antimicrobico. Sono stati pubblicati molti articoli scientifici sottoposti a revisione paritaria che valutano l'efficacia della curcuma; il feedback della comunità di ricerca evidenzia che la curcumina può avere alcuni profondi benefici curativi per il corpo.
Come agisce la curcuma per contrastare l'infiammazione. Il principio attivo curativo si chiama curcumina ed inibisce sia l'attività che la sintesi della COX-2 e della 5-LOX (5-lipoossigenasi), nonché di altri enzimi implicati nell'infiammazione. La curcumina può colpire il fattore di necrosi tumorale (TNF), riducendo così il potenziale danno alla cartilagine articolare e ad altri tessuti. In generale riduce gli edemi collegati a processi infiammatori.
Per i cavalli si trova sotto forma di integratore alimentare. E' generalmente ben tollerata, specie per cure brevi. Va evitata per cavalli soggetti a calcolosi renale.
Bromelina
La bromelina è un enzima proteolitico ricavato dai gambi degli ananas. Originario del Sud America, l'ananas era coltivato dai Maya e dagli Aztechi. La bromelina è stata tradizionalmente utilizzata come agente antinfiammatorio e antigonfiore ed è ancora utilizzata in Europa per ridurre il dolore e il gonfiore alle gambe.
L'effetto antinfiammatorio della bromelina deriva dalla sua capacità di prevenire la formazione di chinine, che sono potenti autacoidi simili agli ormoni coinvolti nei processi infiammatori, vascolari e dolorosi. La bromelina media anche i livelli di prostaglandine.
Una revisione degli studi clinici sulla bromelina ha mostrato che la bromelina può alleviare il dolore da artrite e osteoartrite e ha un effetto diuretico per la depurazione.
Per i cavalli si trova in integratori alimentari.
Somministrazione
Per la validità dei prodotti e dei loro effetti benefici quello che conta è l'inci con la titolazione dei principi attivi. E' importante conoscere il dosaggio e i tempi di somministrazione, nonché la formulazione generale, che può contenere altri ingredienti propedeutici o che veicolano meglio il principio attivo, minimizzando il rischio di sovradosaggio o di effetti collaterali per cavalli con problematiche diagnosticate.
Per un cavallo può essere più indicato un principio attivo piuttosto che l'altro: conoscere l'intera storia medica dell'animale può aiutare a fare la scelta più consona su quale prodotto orientarsi.
Per questo affidarsi alla consulenza di un veterinario o nutrizionista equino può ottimizzare l'opzione giusta per il benessere del proprio cavallo.