Quando fa troppo caldo per i cavalli per lavorare? Quesito particolarmente importante per gli equini che devono svolgere una mansione, un lavoro, dare una prestazione sportiva, viaggiare su strada o altro mezzo.

Il caldo estivo e l'umidità - in eccesso- sommati a un duro lavoro, possono mettere in pericolo la salute dei cavalli. Particolari precauzioni vanno adottate per i cavalli impiegati nell'ippica o nel traino delle carrozzelle turistiche ad esempio. Per questo le gare di corsa di cavalli, in estate, si fanno per lo più in notturna nei paesi soggetti a caldi infernali, e per questo i vetturini sensibili alla tutela animale, d'estate, nelle zone a rischio, circolano solo la sera. Alle volte ciò è stabilito da specifiche ordinanze sindacali che limitano la circolazione dei cavalli che svolgono il servizio turistico ippotrainato a determinati orari della giornata nelle stagioni e nelle località soggetti a particolare rischio ambientale di eccesso di calore ed afa associate.

Ma attenzione, i cavalli da sella, sportivi o sedentari, non sono esenti da questo discorso. Anzi, quanto meno un cavallo è tonico e lavorato, abituato a confrontarsi con lo stress dell’esercizio imposto, tanto più soffrirà lo sforzo intenso in condizioni climatiche ed ambientali avverse.

Quando lavorare o quando non farlo con il cavallo?

La temperatura da sola non è il criterio giusto di valutazione, essa va combinata con il tasso di umidità come linea guida per i cavalli da lavoro.

In linea generale: il cavallo si raffredda sudando. Il calore si disperde e il corpo si raffredda tramite evaporazione del sudore dalla superficie della pelle. Maggiore l’umidità esterna, minore l’evaporazione interna. Il meccanismo di raffreddamento del cavallo è più efficace quando si calcola la temperatura esterna in relazione all'umidità relativa, per ottenere il cosiddetto indice di calore. L'efficienza del raffreddamento si va a ridurre man mano che questo rapporto aumenta. Al punto che quando entrambi i parametri (calura ed umidità) sono estremi, ci sono seri pericoli per i cavalli costretti ad eseguire sforzi intensi.

Inoltre:

  • alcuni cavalli sono anidrotici, nel senso che hanno poca o nessuna capacità di produrre sudore e quindi soffrono maggiormente di altri lo stress da calore,
  • i cavalli obesi hanno più problemi di quelli normopeso a espellere il calore,
  • se l'umidità è superiore al 75%, tutti i cavalli tenderanno a soffrire di stress da calore, indipendentemente dalla temperatura ambientale.

Di seguito è riportata una tabella che può aiutare i proprietari di cavalli a decifrare l “INDICE DI CALORE” che indica la “TEMPERATURA APPARENTE” in base all’umidita’ presente nell’aria. Sulla barra verticale è rappresentata la temperatura in Celsius, su quella orizzontale la percentuale di umidità relativa.

indicecalore

Capacità dei cavalli di termoregolazione:

  • Fino a 54 efficace
  • Tra i 54-65 cominciano le difficoltà
  • Sopra i 65 efficacia di termoregolazione ridotta
  • Più di 82 le condizioni potrebbero essere fatali se il cavallo è stressato

Visto che queste cifre sono da incrocio tra temperature e umidità, è facile vedere che già a 33 gradi se l'umidità è pressante cominciano i problemi (zona rossa, criticità).

Termini comuni per il surriscaldamento del cavallo sono: l'ipertermia, l'esaurimento da calore, i crampi da calore, il colpo di calore o il colpo di sole.

Le spiegazioni dei segni associati a ciascuna patologia elencata sono:

  • L'ipertermia o il surriscaldamento del cavallo sono dovuti a un disturbo nel meccanismo di regolazione del calore del corpo del cavallo che può derivare da clima caldo, umidità elevata, scarsa ventilazione stabile, esposizione prolungata alla luce solare diretta, lavoro eccessivo, stress da trasporto o obesità. Alcuni segni di surriscaldamento includono tremori muscolari, sudorazione profusa, collasso, urina scura, espressione opaca degli occhi, comportamento afflitto, membrane e mucose scure e lenta ricarica capillare.
  • L'esaurimento del calore farà salire la temperatura del cavallo a 40 ° od oltre, la frequenza del battito salirà da 50 a 100 battiti al minuto e la frequenza respiratoria salirà a più di 30 respiri al minuto. I normali segni vitali del cavallo includono una temperatura di 37 - 38 °, una frequenza cardiaca di 28-44 battiti al minuto e una frequenza respiratoria di 8-20 respiri al minuto.
  • I crampi di calore si trovano più comunemente nei cavalli che sudano abbondantemente mentre fanno un duro lavoro a caldo intenso. Segni di crampi da calore includono spasmi dell'addome e / o delle gambe, contrazioni muscolari e crampi muscolari. Questi si verificano a causa di una perdita di elettroliti (cioè grave perdita di sale).
  • Il colpo di calore o il colpo di sole è più serio. I cavalli sottoposti a un lavoro prolungato, duro o veloce durante la stagione calda, i cavalli esposti alla luce diretta del sole senza possibilità di mettersi all'ombra o ripararsi sotto a una tettoia, i cavalli giovani e scarsamente condizionati, i cavalli con mantelli lunghi, sono soggetti al colpo di calore o al colpo di sole più degli altri. Segni di colpo di calore o colpo di sole sono respirazione rapida, debolezza, mancanza di coordinazione e rifiuto di lavorare. La temperatura corporea può aumentare fino a 41 °, la sudorazione si arresta e la pelle si asciuga. L'esposizione prolungata ad alte temperature provoca anche una dilatazione dei vasi sanguigni superficiali. Quando si verifica la dilatazione senza un aumento del volume del sangue, possono anche verificarsi collasso circolatorio, delirio e convulsioni. La morte può verificarsi in poche ore se il cavallo non si raffredda e non riceve cure veterinarie di emergenza.

I trattamenti per queste condizioni includono:

  • Per l'esaurimento da calore e il colpo di calore, il cavallo dovrebbe essere spruzzato o spugnato con acqua fredda e spostato in un'area ombreggiata o in un box o stalla fresco e ben ventilato.
  • Per il colpo di calore, possono essere utili impacchi di ghiaccio sulla testa e sui grossi vasi all'interno delle gambe.
  • Per i crampi da calore, il cavallo deve essere raffreddato, massaggiato per la ripresa circolatoria e gli vanno somministrati degli elettroliti.
  • Per il surriscaldamento, mettere il cavallo in area ventilata, somministrargli acqua fresca e pulita; nel mentre chiamare un veterinario per la somministrazione endovenosa di liquidi.

Idealmente, prevenire è meglio che curare. Ecco cosa fare per la prevenzione:

  • Tenere in scuderia un termostato e un idrometro per leggere temperatura e umidità, non sottoporre il cavallo a sforzi intensi quando le lettura sconsiglia di far lavorare il cavallo (in alternativa basta stare informati con i bollettini meteo, che diffondono oltre alla temperatura reale anche quella percepita per via dell'umidità presente)
  • Non mettere protezioni ai cavalli d'estate (copertine, impermeabili, etc.)
  • Tosare il cavallo perché disperda prima il calore nella stagione a rischio
  • Fornire un'adeguata ventilazione alle stalle e box dei cavalli
  • Cospargere con acqua il corridoio della scuderia per favorire il raffreddamento in aree a bassa umidità
  • Fornire ombra a tutti i cavalli esterni, tramite ombreggianti o tettoie
  • Aggiustare l'alimentazione, più fresco e meno carboidrati complessi; ovvero più fieno di alta qualità e meno alimenti riscaldanti
  • Sostituzione degli elettroliti dopo lo sforzo fisico, poiché sodio, potassio, calcio e cloro si perdono nelle urine e nel sudore. La perdita di elettroliti può portare a problemi metabolici, una diminuzione della risposta alla sete e perdita di interesse nel mangiare e bere. Una semplice fonte di questi elettroliti consiste nel mettere a disposizione quotidiana del cavallo che deve lavorare una fonte di sodio (come il rullo di sale per cavalli)
  • Fornire molta acqua pulita e fresca. Più aumenta la temperatura esterna, maggiore la quantità di liquidi di cui il cavallo abbisogna
  • Se un cavallo deve lavorare, tenerlo allenato correttamente, anziché chiedergli un improvviso sforzo eccessivo a temperatura ed umidità elevate
  • Limitare i lavori pesanti alla sera o al mattino presto, quando il sole è meno intenso
  • Esercitare i cavalli solo in aree ben ventilate
  • Trasportare i cavalli nei momenti freschi della giornata e fornire un'adeguata ventilazione al trailer o van per cavalli
  • Controllare l'idratazione del cavallo con il test del pizzicotto sul collo o sulla spalla. La pelle dovrebbe indietreggiare in 1-2 secondi in un cavallo normalmente idratato. Un ritardo indica una certa disidratazione

FONTI:

  • Termoregolazione nel cavallo in risposta all'esercizio, in The Athletic Horse: Principles and Practice of Equine Sports Medicine, David R. Hodgson, Kenneth McKeever, Catherine McGowan, 2013.
  • Nadeau, J. (2019). Horse Owner's Corner: Timely Tips - Vital signs: What they mean and how to take them in your horse. CT Horse Council.
  • Crespo J., Hoagland, T., and Nadeau J.A. Relationship between bodyweight, body condition score, seasonality and purpose in equines. Journal of Equine Veterinary Science 35: 434. (2015).
  • Cirelli, Albert A. 1993. Evitare l'ipertermia nel cavallo. Manuale dell'industria del cavallo.
  • Gallagher, Juliana M. 2001. Sviluppi nella riduzione dello stress da calore nel cavallo endurance. Istruzione veterinaria e rete di informazione.
  • Kline, Kevin H. 2002. Gestione dello stress da calore nei cavalli.
  • Stotts, Donald. 2002. I sintomi danno avvertimento di stress da calore nei cavalli.