Mentre la salute del cavallo potremmo definirla con l'assenza di malattie diagnosticabili, per benessere va inteso un concetto assai più ampio, che comprende gli aspetti psicologici del vivere. Questo articolo è centrato sulla prevenzione di malattie attraverso una buona conoscenza di base del cavallo e dunque sul concetto di salute, non su quello di benessere per il quale troverete molti articoli su Horse Angels appositamente dedicati a far contento il cavallo, non solo a preservarlo da malattie diagnosticabili.
La routine per la salute
Ogni persona responsabile della supervisione dei cavalli dovrebbe essere in grado di riconoscere i segnali della condizione di salute e avere una conoscenza di base del primo soccorso. E’ importante che i proprietari e i gestori abbiano un veterinario di fiducia per diagnosticare o curare malattie o infortuni. Questo compito può essere facilitato tenendo uno o più numeri di telefono di veterinari di fiducia, o della zona, a portata di mano. I passaporti dei cavalli devono essere accessibili con facilità (compreso il registro di carico e scarico dei farmaci nel caso di equini registrati all'anagrafe come destinabili al macello).
I proprietari e i detentori di cavalli dovrebbero essere in grado di riconoscere l'atteggiamento normale dei loro cavalli in stato di salute, per poter comprendere i segni che indicano problematiche in corso. Questi segnali includono:
• cambiamento di appetito (per gli asini la perdita di appetito può indicare il pericolo di vita e pertanto il parere di un veterinario dovrebbe essere cercato immediatamente);
• cambiamento di aspetto e consistenza delle feci;
• cambiamento di atteggiamento o comportamento;
• cambiamento di peso;
• segni di dolore o disagio, tra cui riluttanza a muoversi, scalpitare a terra, rotolarsi, aumento della frequenza respiratoria e sudorazione;
• riluttanza a stare in piedi o impossibilità di starci;
• qualsiasi segno di risentimento o di zoppia, la presenza di ferite;
• eventuali segni di malattia, come ad esempio la presenza di muco negli occhi, orecchie o nel naso, oppure la tosse o difficoltà respiratorie.
Questo elenco non è esaustivo, e ogni cambiamento nel comportamento è un'avvisaglia da non sottovalutare. Se il trattamento iniziale di primo soccorso non sembra efficace, chiamare il veterinario. In caso di problemi ai piedi, ci si deve rivolgere a un maniscalco esperto. I consigli del veterinario o del maniscalco dovrebbero essere seguiti con diligenza ma, se non siete convinti, nulla vi impedisce di chiedere un secondo parere ad altro operatore professionale certificato.
La prevenzione
Occorre un programma antiparassitario predisposto attraverso l'analisi delle feci fatta da un veterinario.
Se c'è bisogno di vermifugo troppo di sovente, qualcosa non va nella gestione. Occorre prevenire, e l'unico modo con cui si previene è l'igiene dell'ambiente in cui stabula il cavallo. Un'attenta gestione dei pascoli, ivi compresa la rotazione e la raccolta delle deiezioni, è una pratica determinante per il controllo e la prevenzione delle parassitosi.
Ciò ha il suo corrispettivo nella gestione del box e della lettiera. Le stalle devono essere pulite accuratamente e la lettiera cambiata di sovente.
Il fieno non dovrebbe mai essere messo a contatto diretto con un fondo sporco, altrimenti ci può essere un’autocontaminazione continua da parassiti.
Prevenire è meglio che curare, e l'unica prevenzione possibile passa attraverso l'igiene degli ambienti in cui stabula il cavallo. Una parassitosi intestinale può avere questi sintomi: cavallo magro, pelo spento, prurito all'ano.
Se verificate questi sintomi, è il caso non solo di fare un prelievo con analisi delle feci, ma di rivedere anche il programma di igiene del box o recinto in cui vive il cavallo.
Per la prevenzione, va considerato anche un programma di vaccini.
Per il cavallo tenuto a casa, non ci sono obblighi di vaccinazioni, ma raccomandazioni.
I cavalli che vivono in maneggi, o partecipano a gare e concorsi, hanno invece obblighi sanitari per il rispetto degli animali posseduti da altri, magari di valore economico. Prima di spostare un cavallo, informarsi su quali sono le profilassi raccomandate o obbligatorie con gli operatori del settore. Ci possono essere variazioni su base regionale per la profilassi considerata obbligatoria.
Quando un nuovo cavallo entra in scuderia, richiede un isolamento iniziale prima di essere introdotto nel resto del branco. E' buona prassi che la scuderia disponga di una stalla in zona tranquilla e separata dagli altri equini. Al cavallo non dovrebbe essere consentito il contatto diretto con gli altri cavalli durante questo periodo, e l'uso di attrezzature separate per la toelettatura e la cura del cavallo impediranno la contaminazione. Questo periodo di isolamento serve per consentire al cavallo di sviluppare eventuali segni clinici di malattia, che possono essere in incubazione al momento del suo arrivo, e quindi di proteggere gli altri cavalli dall'essere a loro volta infettati. Il periodo di isolamento e di qualsiasi test per le malattie infettive deve essere determinato in seguito alla consultazione con il veterinario.
Se un cavallo è ammalato, è fondamentale adottare misure di prevenzione affinché non ci sia diffusione ad altri equini. In generale, le misure da adottare includono lavarsi le mani, separare le attrezzature, cambiarsi i vestiti se si è stati a contatto con animali sospetti prima di andare da animali sani. Occorre isolare gli animali colpiti e disinfettare i pavimenti delle stalle.
Si raccomanda che i cavalli siano vaccinati almeno contro il tetano.
I cavalli possono essere vaccinati contro malattie infettive come l'herpesvirus equino e l'influenza equina. Si dovrebbe discutere con il veterinario quali vaccinazioni sono appropriate per l’animale, e questo dipenderà dalla sua età e dal lavoro che svolgete con lui. In generale, tutti i cavalli devono essere vaccinati contro il tetano, poiché i cavalli sono molto sensibili a questa condizione. Le fattrici gravide sono a rischio di herpesvirus, che può causare l'aborto.
L'herpesvirus è comune anche nei puledri. Le cavalle gravide, quindi, devono essere separate dai cavalli giovani.
I denti devono essere controllati da un veterinario o dentista per cavalli, almeno una volta all'anno, e limati o altrimenti trattati, se necessario. Qualsiasi trattamento considerato come un atto di chirurgia veterinaria deve essere effettuato da un veterinario. Cavalli con denti usurati o anormali non sono in grado di masticare bene il cibo, e questo porta a una cattiva digestione, inoltre tali equini possono provare dolore dentale, tale da rendere problematico l'utilizzo dell'imboccatura ai fini dell'equitazione, con conseguente calo della sicurezza e maggiore chance di incidenti. I proprietari e i custodi dovrebbero guardare nel luogo dove i cavalli mangiano per individuare eventuali segnali di questo problema, come ad esempio il cibo mezzo masticato e abbandonato a terra.
Altri segnali possono essere condizioni precarie generali e mancanza di energia, oppure movimenti della bocca anomali quando il cavallo è montato. I cavalli anziani possono avere bisogno di controllare i denti più spesso dei cavalli giovani.