Il cavallo attrae e tanto di più è una calamita popolare quanto meglio rappresenta una presenza incontaminata, intimamente selvaggia, che ci ricorda da dove veniamo e dove siamo destinati.
Sarebbe importante imparare a guardare i cavalli con più profondità, andando oltre la possibilità di impiego immediato in uno sport, attività anche nobile, ma che può coinvolgere solo un nucleo ristretto di appassionati.
Il cavallo è anche altro. Preso nella sua interezza, accettato come compagno di vita, anziché come passatempo o mezzo, permette di captare l'importanza di una vita a basso impatto ambientale, finalizzata a un consumo consapevole, che preservi al meglio il patrimonio immenso, inestimabile, della natura, cui è collegato anche il benessere umano.
In questo quadro, è possibile riscoprire il cavallo per i messaggi sensoriali che ci porta e divertirsi a curarlo secondo natura, volgendosi alla prevenzione della malattia con metodi naturali, più che alla cura che lascia meno spazio di manovra e di scelta tra le opzioni disponibili.
In natura i cavalli non possono chiamare il veterinario a bisogna, significa che devono imparare ad arrangiarsi per le questioni salutistiche di base. Per fare ciò, possono avvalersi di un alleato formidabile, il loro fiuto.
E basta guardare a che naso portentoso hanno i cavalli, per comprendere quanto l'animale presenti una superficie sensitiva olfattoria estesa, che gli dà modo di sentire gli odori in modo più sviluppato rispetto non solo agli umani, ma anche a tanti altri animali dotati di meno fiuto.
La mucosa olfattoria del cavallo, oltre che estesa, è anche ricca di recettori che riescono pertanto a captare una serie impressionante di informazioni dall’ambiente esterno. L’olfatto è uno dei sensi più sviluppati ed importanti per il cavallo. Attraverso l'olfatto il cavallo capisce se è in presenza di predatori carnivori, di cavalle in calore, di cavalli malati etc.
Un cavallo capisce se può fidarsi o meno di un umano dal suo odore.
Curare gli odori può essere quindi un modo di comunicare con il cavallo su un piano esistenziale più sottile ed energetico.
Anziché ricorrere a deodorazioni chimiche, che possono dare intolleranza, con i cavalli è bene utilizzare gli oli essenziali naturali.
I cavalli reagiscono in modo positivo agli oli essenziali di loro gradimento, reagendo rilassandosi ad esempio.
Senza dimenticare che gli stessi oli hanno anche blandi poteri terapeutici curativi, non abbisognano di ricetta medica, solo di diluizione in oleoliti di base.
Quando i cavalli hanno ferite o eczemi sulla pelle è possibile usare alcuni olii essenziali per lenire o rinfrescare la pelle. Delicati massaggi con un olio di base e qualche goccia di essenza specifica possono essere d'aiuto in caso di stress o di irrequietezza del cavallo. Secondo i naturopati, combinando gli oli essenziali adatti si possono combattere flatulenza e disturbi della digestione negli animali.
I seguenti oli essenziali possono essere terapeutici per i cavalli (non sostituiscono comunque il veterinario in caso di patologia grave o acuta, vanno inseriti nelle cure palliative, complementari, preventive):
• Anice: contro flatulenza, in combinazione con citronella scaccia gli insetti
• Rosa: cavalli nervosi, stressati, vittime di maltrattamenti, traumatizzati da separazioni di compagni
• Achillea millefoglie: lenisce i dolori, calmante sulla cute in caso di ferite, a livello psicologico sostiene l'elaborazione di traumi subiti da maltrattamento
• Eucalipto: è conosciuto in medicina come una sostanza che serve spesso nei casi di raffreddori invernali che agiscono sulle vie respiratorie
• Gelsomino: contro angosce e stress, sostengono cavalli che mangiano il legno o che si comportano in modo troppo cocciuto
• Menta piperita: pochissime gocce diluite in un olio di base (3 gocce in 20 ml di olio di jojoba o mandorla) può dare sollievo in forma di impacco sulle distorsioni o dolori muscolari, lenisce i dolori, aiuta la digestione e stimola la circolazione
• Camomilla romana: se il cavallo si imbizzarrisce
• Albero del tè: ci sono degli studi sull'olio essenziale dell'albero del Tè che dimostrano che può servire come antibatterico e antisettico in caso di piccole ferite
• Timo: aiuta contro i parassiti, combatte i batteri e in aromaterapia viene usato spesso per dare sollievo a in caso di bronchite acuta
• Ginepro: disintossicante, contro l'artrite e tosse
• Limone: rafforza e stimola le difese immunitarie, purificante
• Lavanda: scaccia gli insetti, nei libri sull'aromaterapia si consigliano poche gocce su piccole ferite e ustioni, eczemi e punture d'insetti, in caso di stress
• Incenso: è un'essenza che da buoni risultati in stati d'angoscia e tosse
Tutti gli oli essenziali devono essere diluiti in un olio di base e non somministrati puri. Tenere lontano dalle mucose del cavallo. Non farglieli ingerire.
Come diluire: in un flacone di 100 ml di olio da massaggio, inserire 10 gocce di essenza. Essenza di Lavanda e Albero del Tè (Tea-tree) si possono usare in certe occasioni anche allo stato puro.