Ottobre 2019. Abusava di minore, al sig. Alessandro Mazzi è stata commisurata la radiazione e l’ammenda di € 10.000 (diecimila/00).

In particolare, con atto d’incolpazione depositato nell'aprile 2019 presso la procura federale della FISE, con allegata produzione documentale, il Sig. Alessandro Mazzi ha dovuto rispondere di accuse gravissime.

Da una parte dell'accusa di maltrattamento animale su più cavalli, ma tutti i capi di imputazione non sono stati accolti.

Dall'altra, di abuso di minorenne. E su questo capo d'accusa non ci sono stati sconti, tanto più che all'epoca dei fatti era anche carabiniere forestale, e portava la minore in caserma per gli atti sessuali, da cui è stato condannato anche dalla giustizia ordinaria a due anni di reclusione più risarcimento alla vittima con un patteggiamento che ha reso la sentenza definitiva (ma gli ha sospeso la detenzione).

Dal punto di vista della giustizia sportiva: “Rilevato che, in merito alla contestazione di abuso su minore, le argomentazioni difensive non possono essere condivise atteso che, in casi quali quello di cui si tratta, è pacifico che l'eventuale autodeterminazione sessuale della vittima rimane del tutto irrilevante ai fini della configurabilità sia del delitto di atti sessuali con minorenne che dell'illecito disciplinare. In detti casi, invero, a rilevare è unicamente il mero dato dell’età, la relazione esistente tra l’agente e il minore e l'abuso dei poteri connessi alla posizione qualificata dell’agente, rispetto al minore. In ogni caso, devono prevalere le ragioni di tutela dell’integrità fisico-psichica del minore e, peraltro, il consenso eventualmente prestato ad atti sessuali è del tutto irrilevante, perché il minore è ritenuto non in grado di esprimere un valido consenso. Inoltre, la posizione di debolezza psicologica della minore rispetto all'adulto Mazzi, la notevole differenza di età tra i due e i rapporti sessuali costituiscono elementi di gravità indiscutibile” ha deferito il sig. Alessandro Mazzi per le violazioni indicate supra.

E' di oggi 22 ottobre la notizia che la radiazione è stata confermata anche in Corte Federale D'Appello FISE, cui il Mazzi aveva fatto ricorso.