L’ex campione di equitazione Karl Wechselberger è stato arrestato per violenza sessuale.

Due giorni fa la Cassazione ha respinto il suo ultimo ricorso. Il 49enne di Vipiteno, ex azzurro di Coppa del mondo, era stato condannato in primo grado nel 2015 per aver abusato di una sua allieva quindicenne. Nel 2016 l’Appello aveva confermato la pena di 3 anni e 8 mesi.

Nell’ottobre 2016 era stato radiato dal Tribunale della Federazione italiana sport equestri.

Due giorni fa l’ultimo atto, che lo ha portato direttamente in carcere. Deve scontare 3 anni e 8 mesi, perché il tipo di reato non permette la messa alla prova con affidamento ai servi sociali. Tra un anno però potrà già chiedere di lasciare la cella.

Connivenze, protezioni e omissioni

Secondo La Stampa, il personaggio era amato per la sua classe nel salto a ostacoli e protetto sia dai dirigenti sportivi sia da quelli politici, che gli perdonavano gli abusi in cambio di medaglie.

La Stampa riporta le dichiarazioni dell'abusata:

“Maledetto il giorno in cui la mia famiglia scelse Karl come maestro. Ma in Alto Adige era il migliore e i genitori facevano a gara per mandare i figli e le figlie nel suo maneggio. Chi poteva immaginare uno schifo simile. Ancora oggi provo rabbia. Dopo la radiazione ha continuato a insegnare, aiutato da colleghi che gli hanno “prestato la firma”. Si sentiva intoccabile, pensava di essere impunito. Invece, per fortuna, una giustizia esiste”.

La risposta della FISE

Su La Stampa intervista all’avvocato Anselmo Carlevaro, dal 2012 procuratore federale della federazione italiana sport equestri.

Il tempo dell’omertà, dichiara, è finito. In passato lo sport è stato sordo alle denunce.

“C’è stata poca attenzione, abbiamo saputo di coperture, di omertà e di silenzi ma quel tempo è scaduto. Stiamo facendo un grande lavoro. E le radiazioni di questi ultimi anni lo dimostrano”.