L’ecopsicologia è quella branchia degli studi sui disagi mentali che li mette in relazione con l'allontanamento da madre natura e i suoi ritmi di vita. Più ci si allontana dal prorio essere animale in senso positivo, più si rischia di star male. Da qui, l'approccio ecopsicologico invita la persona a cambiare l’idea di sé come unico padrone del Pianeta e delle risorse naturali, introducendo in alternativa il concetto di essere umano come membro attivo di un mondo paritario e rispettoso di tutte le forme di vita. Un cittadino consapevole e resiliente che, attraverso l’autorealizzazione e la crescita personale, diventa funzionale al benessere del complesso sistema Terra.
Come nasce l'ecopsicologia
L'ecopsicologia nasce in California all'inizio degli anni novanta a partire dalla constatazione di una correlazione esistente tra il crescente disagio esistenziale, individuale e sociale, e l'aumento del degrado ambientale, parallelo al rapido processo di urbanizzazione che ha cambiato radicalmente stili di vita e abitudini di una grande parte della popolazione mondiale.
La perdita di connessione con l'ambiente naturale viene considerata come una rilevante causa di malessere psichico e l'impegno dell'ecopsicologia diventa quello di favorire la riconnessione con quanto dimenticato, o rimosso dalla modernizzazione, per integrare l'eredità del passato con i traguardi presenti e le sfide future.
La prima applicazione pratica dell'ecopsicologia è in ambito psicologico, con l'utilizzo di un contatto diretto con la natura per la scarica di tensioni, il rilassamento, l'introspezione. Ma assume presto una connotazione più ampia proponendosi come sostegno all'educazione ambientale e all'ambientalismo per stimolare sensibilità ecologica attraverso un coinvolgimento sul piano emotivo.
Le applicazioni pratiche
La pratica dell'ecopsicologia non è legata a tecniche specifiche, ma alla capacità di creare percorsi che permettano di far sperimentare, a individui e gruppi, un più profondo senso di connessione con la dimensione naturale e di integrità personale. Attualmente i campi di applicazione dell'ecopsicologia sono tre:
- in ambito psicologico, per facilitare il processo di crescita personale e la scoperta di parti dimenticate di sé, più facilmente ascoltate in contesti diversi da quelli urbanizzati: nel silenzio dei boschi e nella vitalità degli elementi naturali;
- in ambito educativo, per vivificare l'educazione ambientale coinvolgendo la dimensione sensoriale, emotiva e immaginativa del bambino, che impara a conoscere il suo mondo interiore mentre si affaccia a quello esteriore;
- in ambito organizzativo, per attivare nei gruppi relazioni di qualità, collaborazione, risposte creative al cambiamento, valorizzazione delle singole parti per l'evoluzione dell'insieme. In ambito aziendale si traduce in un allenamento alla gestione consapevole delle dinamiche relazionali e alla promozione di strategie di collaborazione e co-creazione.