La bella stagione si presta per l'escursionismo a cavallo, attività non per tutti, specialmente spalmata su più giorni, dove è richiesta maggiore competenza nella gestione del cavallo, per la sicurezza dei partecipanti.
Livello di competenza, assicurazione e certificati del cavallo
Prima di prenotare un'escursione a cavallo, occorre essere certi del proprio livello di competenza e comunicarlo alla guida escursionistica.
Il trekking può essere condotto con i cavalli di un'associazione sportiva dilettantistica dedicata, nel qual caso provvedono loro ad assicurazione (obbligatoria e compresa nel prezzo di adesione all'escursione, iscrizione e registrazione), nonché alla responsabilità sul fatto che il cavallo sia idoneo, sia dal punto di vista della preparazione, sia da quello sanitario. Oppure con proprio cavallo, nel qual caso, occorre garantire di essere in regola con il test dell’Anemia infettiva equina (AIE) per l'anno in corso (si tratta di una malattia virale propria degli equidi, che si diffonde attraverso la puntura di insetti che succhiano il sangue); nonché sincerarsi che il cavallo sia adatto e assicurato per danni contro terzi.
Scelta del percorso
La durata dell'escursione dipende da alcuni fattori: preparazione dei cavalli e degli equestri, itinerario disponibile, volontà e capacità di spesa.
Tra i fattori che incidono sulla difficoltà e quindi sul livello di competenza necessario: il dislivello delle salite, la presenza di percorsi scoscesi, il passaggio per strade accidentate, l'attraversamento di strade asfaltate e simili.
Per questo è importante affidarsi ad una guida escursionistica a cavallo locale, che conosca bene i sentieri e sappia determinare il percorso tenendo conto di tutte le variabili.
Solitamente per i principianti un'escursione di un'ora in piano, con cavalli affidabili, è il massimo che si possa chiedere. Per trekking di più giorni occorre essere competenti o affidarsi a servizi ben collaudati e garantisti che cavalli e itinerario, tabella di marcia, siano realmente adatti a turisti con gradi di preparazione differenziata.
Non avventurarsi da soli, senza guida, su itinerari sconosciuti e lunghi, perché il cavallo fa una media di 6km orari e ha bisogno di abbeverarsi se il tragitto è lungo. Non solo occorre sapere dove abbeverarsi, ma essere certi di non dover affrontare terreno scivoloso e scosceso e altri ostacoli senza averne le competenze e il cavallo l'attitudine e la preparazione necessari.
Vacanze di più giorni a cavallo
Queste sono solitamente organizzate da associazioni specializzate, che conoscono gli itinerari, i punti di sosta adatti per abbeverata o ricovero notturno, e hanno cavalli abituati e adatti.
Il trekking di più giorni a cavallo non può essere improvvisato. Niente fai da te allo sbaraglio con i cavalli, specialmente se non si è più che esperti, perché altrimenti il rischio di farsi male è elevato.
Cavalli per l'escursionismo equestre
Non tutti i cavalli sono adatti. Cavalli mai usciti dal rettangolo di allenamento e competizione di maneggi e circoli ippici, difficimente sono cavalli affidabili per le escursioni in natura.
In genere le razze ideali per questo genere di disciplina sono cavalli a sangue freddo, resistenti, adatti al lavoro, da montagna e campagna come - per quanto riguarda le razze italiane - maremmano, avelignese, bardigiano, norico, catria, cavallo del Delta e simili. Ovvero, cavalli non troppo alti ma piazzati. Devono avere coraggio, intelligenza, piede sicuro, docilità e addestramento ad hoc per essere meglio definiti "idonei".
Il carattere del cavallo conta molto. L’animale deve essere equilibrato, rispettoso dei comandi e del cavaliere. Perché lo sia, occorre una preparazione per le passeggiate all’esterno, desensibilizzazione ai rumori improvvisi, ai botti, al passaggio di auto, moto e bus. Il cavallo deve essere abituato ai torrenti, alle buche, ai tronchi a terra, alle strade asfaltate, ad incontrare altre specie di animali come cani, mucche, pecore, maiali, lepri e via dicendo. Al passaggio di biciclette.
Ci vogliono anni per formare un buon cavallo da trekking, per questo è assurdo alle volte che la gente pensi di poter trovare il bravo cavallo da passeggiata in regalo o adozione, come se qualsiasi cavallo a fine carriera negli sport equestri sia automaticamente riconvertibile per le passeggiate. Tutt'altro.
La preparazione per la campagna e la montagna non tutti la sanno fare, ma soprattutto richiede anni, non mesi.
Un cavallo sano e abituato all'escursionismo ha un discreto valore economico (per un cavallo garantito da campagna, sano e non troppo vecchio, il prezzo corrente è a partire da €3.000). Un cavallo così non si trova "gratis", perché i cavalli bravi da passeggiata (sani e in età desiderabile) sono i più richiesti in assoluto proprio dai principianti. Un cavaliere esperto, infatti, forse il cavallo da passeggiata se lo sa formare da solo avendo a disposizione tempo e pazienza; il principiante no.
Cavalli non abituati possono non avere il fiato e la resistenza necessari. Possono mettere i piedi in falla. Spaventarsi per un nonnulla. Scartano, indietreggiano, vogliono tornare indietro, sgroppano, mordono, si mettono in competizione, strappano le redini per mangiare l'erba e tanti altri comportamenti che possono diventare tanto più pericolosi quanto più l'equestre manca di esperienza per reagire prontamente e in modo adeguato a contrastare le ritrosie del cavallo.
Equipaggiamento da escursionismo a cavallo
I cavalli da escursionismo di norma hanno ferrature apposite almeno ai posteriori, antiscivolo.
Le selle preferibili sono quelle da campagna, da monta da lavoro, da monta americana.
Se il trekking è di più giorni, importante che qualcuno del gruppo sappia mettere un ferro d'emergenza e abbia il kit necessario. Servono poi bisacce, tasche da soma, e forse anche cavalli in più che portano esclusivamente l'attrezzatura da campeggio e le vivande se si intende campeggiare in natura.
Esistono appositi corsi per uscire in passeggiata. Li si trova nei maneggi dedicati all'escursionismo equestre, dove si possono anche conseguire i patentini: patente A per il turismo equestre. Di solito la patente è associata ad un'assicurazione, entrambe vanno rinnovate annualmente attraverso l'iscrizione all'ente erogatore.