Nella nostra cultura sognare da adulti è visto come handicap. Il sognatore adulto è considerato un autoillusionista, se non lesionista.
Fantasticare, immaginare futuri irrealizzabili, significa perdere tempo. Poi si trovano tanti adulti perennemente insoddisfatti, come se mancasse loro un pezzo di sé, estirpato in gioventù, che lascia un vuoto incolmabile.
Probabilmente, già la nostra scuola e formazione genitoriale è sbagliata, perché insegna ai giovani a distruggere i propri sogni anziché a realizzarli.
Non veniamo al mondo a caso, o almeno, se è ciò che succede, l'alienazione ne è il sottoprodotto conseguente scontato.
Per chi non crede di essere venuto al mondo per sbaglio, ma per realizzare una missione, l'unico modo per comprendere quale sia è affidarsi al cuore, cosa che i cavalli fanno sempre.
Ora, ti piacciono i cavalli? Fanno parte del tuo sogno o destino? Ma sei sicuro che quello che stai facendo con loro sia la strada giusta per realizzare i tuoi sogni?
Ecco come scoprirlo rispondendo a poche semplici domande, per guarire se stessi e il mondo che ci circonda diventando ciò che eravamo destinati ad essere, magari con l'aiuto dei cavalli, in un approccio non tanto centrato a sviluppare meramente tecnica, quanto a capitalizzare competenza in essere guide per se stessi.
1) Cosa ti piacerebbe che la gente dicesse di te e della tua passione per i cavalli quando sarai vecchio?
2) Qual è il tuo sogno con i cavalli?
3) Cosa ti impedisce di realizzarlo?
In particolare, i cavalli, visti oltre allo sport fine a se stesso, possono aiutare a ricongiungersi con la natura, fuggendo l'eccesso di urbanizzazione e a sviluppare una guida sicura sul proprio pensiero.
Se le tue paure, preoccupazioni, ansie, condizionano il tuo equitare, ne verrà fuori un sicuro inferno, in cui il cavallo, come una spugna, assorbirà questa negatività e sarà in preda alle proprie paure, diventando instabile e difficile da guidare in sicurezza. Solo l'equestre che riesce a controllare il proprio pensiero può riporre le redini e pilotare il cavallo solo con il proprio carisma, equilibrio e consapevolezza del linguaggio del corpo.
Tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato di noi stessi negli anni e di come ci siamo attivati per realizzare o neutralizzare i nostri sogni.
Non c'è ragione più bella per imparare a cavalcare che imparare a controlllare il proprio pensiero, per superare blocchi e compensazioni che irrigidiscono la vitalità e catapultano in dipendenze come quella dal cibo, dagli alcolici, dalle droghe, dallo shopping, da relazione viziate che avviliscono anziché innalzare lo spirito.
Bada bene che non tutta l'equitazione è indirizzata a guarire la persona. Solo quella centrata sul benessere di persona e cavallo, avvicinandoli al cuore, può servire nella direzione di essere metaterapia di guarigione.
Se vuoi andare oltre allo sport equestre fine a se stesso, scegli bene i tuoi maestri, mettendo nelle referenze e curricula necessari queste competenze e virtù:
- amore per gli animali,
- conoscenze nel settore dello sviluppo dell'autostima,
- attitudine all'eguaglianza e inclusione sociali.
Nei cavalli c'è più di quanto molti vogliono farti credere e tu sei più di quello che gli altri vogliono che tu sia.
Va oltre alle strade convenzionali a massiva frequenza e banalità di approccio garantiti, per trovare il sentiero unico che fa per te, quello che ti innalza anziché appiattirti a numero. Tu credi che se ci fosse un tesoro lo lascerebbero su una strada battuta da tutti? Volgiti al tuo interno e scopri la via dell’essere tutt’uno con un cavallo, anziché limitarti a possederne uno.