Un cavallo che calcia può essere pericoloso da affrontare. Anche se l'animale sta semplicemente prendendo a calci l'aria nel paddock, chiunque si trovi nei paraggi può essere a rischio. Alcuni cavalli sviluppano una cattiva abitudine al calcio e sono una minaccia sia a terra, sia cavalcati.
Perché il cavallo calcia
I cavalli calciano per una serie di motivi. Ad esempio, per allontanare mosche fastidiose o un qualsiasi pericolo che avvertono. Calciano per autodifesa, per liberarsi da un disagio. Possono tentare di prendere a calci anche la propria pancia, quando in colica. I cavalli si prendono a calci l'un l'altro nel pascolo (per questo è importante, quando si tengonoi cavalli in pascoli comunitari, evitare di ferrarli almeno ai posteriori: un calcio ferrato produce molte più danni di un calcio a piede nudo).
Durante la riproduzione, i cavalli possono calciare per provare la propria possenza. La maggior parte dei calci sferrati dai cavalli in branco, sono indice di vitalità e buon umore, e non intesi a ferire seriamente qualcuno.
Difesa
Quando il cavallo calcia per difendersi, non lo fa a caso, ma prende bene la mira. I cavalli possono difendersi con calci quando sentono che un altro cavallo si sta avvicinando troppo al loro cibo, al puledro, al migliore amico nel branco, quando un altro cavallo tenta di aggredirli.
In natura, i cavalli usano calci potenti, spesso con entrambe le zampe posteriori allo stesso tempo, per respingere i predatori. Una cavalla può calciare uno stallone se non è ricettiva all'accoppiamento.
Questo istinto difensivo è il motivo per cui alcuni cavalli calciano quando si allarmano, come quando una persona, o un altro animale, o qualsiasi cosa, sembra pressarli da dietro rappresentando una minaccia.
Quando il calciare del cavallo diventa un problema
Se il cavallo calcia mentre viene accudito, curato, toelettato, cavalcato, tale atteggiamento può diventare un vizio pericoloso. Se si instaura questa abitudine, non corretta prontamente, il cavallo impara che è la migliore strategia per liberarsi di qualcosa o qualcuno che gli è sgradito. Da quel momento in poi, il detentore del cavallo dovrà sempre stare sull'attenti, aspettandosi quella reazione molesta.
Alcuni cavalli si arrabbiano quando un altro cavallo gli passa accanto troppo da vicino e calciano solo per avvertimento, non per fare male. Ciò nonostante, può essere un problema in una scuderia stretta o in una sessione di lavoro, piuttosto che di passeggiata, di gruppo. E' dovere del detentore del cavallo avvvisare gli altri che il cavallo può calciare, per assicurare le distanze di sicurezza. Spesso si usa un nastro rosso sulla coda, per avvertire il prossimo del pericolo potenziale.
Alcuni cavalli non amano cani, gatti, caprette o altri animali e possono calciarli se se li trovano a portata di gambe. I cavalli che sono stati feriti mentre venivano sellati o ai quali viene legato male il sottopancia troppo stretto, infastidente, possono tirare calci anche come misura di autodifesa preventiva.
Alcuni cavalli in paddock, specie se non abituati a stare insieme, possono prendersi a calcio per sfida. Altri cavalli possono calciare le pareti del box quando sono annoiati o impazienti o agitati. Altri cavalli ancora calciano in tondino, perché non amano il lavoro alla corda o perché si sentono minacciati dall'ambiente stretto e circolare, privo di vie di fuga.
Come affrontare il problema
Se il cavallo è un calciatore abituale, occorre legare un nastro rosso alla coda per avvisare le altre persone che il cavallo è noto per calciare, almeno quando si esce in passeggiata o si va in rettangolo per una sessione di lavoro di gruppo, piuttosto che quando si va ad un evento equestre con molte persone. In passeggiata il cavallo che calcia dovrebbe stare in coda al gruppo o in cima, se calcia quando qualcuno tenta di superarlo.
Molto altro può essere fatto con la rieducazione. Conoscendo meglio gli aiuti di gambe, avvertendo i movimenti del cavallo dalla sua groppa, lo si potrà spingere in avanti prevenendo il calcio.
Maneggiare un cavallo per terra che calcia richiede molta cautela e precauzioni sulla distanza di sicurezza.
Il grosso del lavoro che va fatto coincide, in ogni caso, con l'imparare a prevenire le situazioni, migliorando la propria comprensione del linguaggio del corpo del cavallo.
Imparare a leggere il cavallo
La maggior parte dei cavalli avvisa con il linguaggio del corpo prima di attaccare. Quindi, oltre a sapere quali situazioni possono scatenare un calcio, è necessario imparare a comprendere il linguaggio delle orecchie, della testa, della postura ante calcio. In poche parole, è necessario riconoscere i segni di un calcio imminente e dare al cavallo qualcos'altro a cui pensare, di positivo, per evitare che calci.
La desensibilizzazione a ciò che infastidisce va fatta gradualmente. La maggior parte dei cavalli non ama le persone e i modi rudi. Quindi ogni operazione con e attorno al cavallo andrebbe fatta con calma e pazienza, sia nei modi che nelle espressioni verbali. Se il problema sono cavalli con cui il soggetto non va d'accordo, occorre considerare la separazione degli spazi.
Rivolgersi ai professionisti della rieducazione comportamentale
Se il cavallo ha subito dei traumi per cui è sempre sulla difensiva o se, al contrario, è troppo viziato e non rispetta il detentore, ci sono corsi appositi, con rieducatori equestri, per insegnare la disciplina minima di sicurezza al cavallo, da terra e da sella. Riconoscere che da soli non si è in grado, e chiamare per tempo un professionista della rieducazione, non solo può evitare pericolosi incidenti, ma può anche aiutare a cementare il rapporto e a costruire una relazione più duratura e positiva con il cavallo.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.